9 Aprile 2020

Ant, il Coronavirus non ferma l’assistenza domiciliare ai malati di tumore. Ma la Fondazione lancia un appello: “Servono nuove donazioni per garantire la continuità del servizio”


Vivere la malattia è difficile, ancora di più durante l’emergenza Coronavirus. Lo sanno bene i circa 250 pazienti oncologici, che tra Firenze, Prato e Pistoia vengono assistiti dal personale sanitario di Ant, in prima linea anche in queste settimane difficili. Una macchina organizzativa preparata ed efficiente, che porta gratuitamente, e a domicilio, cure e attenzioni ai malati di cancro.

“I malati di tumore restano malati di tumore, anche in tempo di Coronavirus”, fa giustamente notare Benedetta Leoni di Fondazione Ant. E allora, ecco al lavoro – ogni giorno, 7 giorni su 7, per 365 giorni l’anno – i professionisti dell’associazione. Operano nell’area metropolitana di Firenze, dal capoluogo a Pistoia, 9 medici, 7 infermieri e tre psicologhe: tutti con grande umanità ma anche estrema attenzione. Il solo processo di preparazione (l’indossare camice, guanti, mascherine, occhiali protettivi ecc.), prima di entrare nelle case dei pazienti, richiede estrema precisione. “I malati di tumore, che si sottopongono a trattamenti chemioterapici, sono soggetti fragili, con difese immunitarie compromesse – ripete Leoni -. Per questo è fondamentale non mettere a rischio la loro delicata situazione, pur continuando a garantire l’assistenza di cui necessitano”.

Certo, la missione di Ant non si ferma (e questo consente, allo stesso tempo, di evitare che i pazienti si rechino in ospedale e al pronto soccorso). Ma le risorse, purtroppo, scarseggiano. In questi mesi, a livello locale, si conta una perdita di entrate – da mancate raccolte fondi – pari a circa il 70%. Niente giornate di prevenzione, niente eventi benefici, niente sponsorizzazioni, né tantomeno i tradizionali banchetti in piazza per permettere ai cittadini di acquistare le uova di cioccolato e le colombe pasquali di Ant: il risultato, a cascata, sono minori entrate e quindi meno fondi per sostenere e finanziare il servizio della Fondazione, che – lo ricordiamo – svolge gratuitamente il proprio compito. “E’ un momento difficile per tutti. Noi andiamo avanti ma abbiamo bisogno di aiuto. Importante era l’appuntamento con i banchini per l’offerta di uova e colombe, che ci permetteva di finanziare in modo sostanzioso la nostra attività assistenziale. Abbiamo reso disponibili i nostri prodotti pasquali online – rimarca Leoni -. Li stiamo consegnando di persona, con tutte le accortezze del caso, ma alcune uova arriveranno dopo Pasqua perché non riusciamo a recapitarle nei tempi previsti. Un ‘grazie’, di cuore, va alle aziende e realtà che hanno voluto supportarci anche in questo momento, come il sistema di imprese NWG. Hanno acquistato 730 colombe perché la Pasqua sia più dolce per i propri dipendenti e collaboratori e soprattutto – conclude – per i malati oncologici”.

E’ comunque possibile sostenere a distanza Fondazione Ant, per consentire a medici e infermieri di continuare ad operare. Le donazioni libere possono essere effettuate sul sito di Ant e attraverso le due raccolte fondi nazionali che sono state promosse, rispettivamente su Gofundme e Facebook. Al link, tutte le modalità per effettuare una donazione. 

In questa difficile emergenza sanitaria che tutti stiamo vivendo, Ant ha deciso di offrire infine un servizio non solo ai malati ma a tutti i cittadini: un progetto di sostegno psicologico a distanza, per superare il momento di isolamento forzato, assolutamente gratuito. Le consulenze telefoniche possono essere prenotate per il Nord Italia al 348-4016943 (Dottoressa Vittoria Sichi) e per il Centro Sud Italia al 348-4046551 (Dottoressa Anna Grieco). I cittadini possono trovare consigli utili per affrontare l’isolamento anche dal punto di vista emotivo e psicologico, sui profili Facebook e Instagramgrazie a una rubrica video a cura del pool di psicologi ANT.

Giulia Ghizzani

 

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