1 Aprile 2020

Coronavirus, nuovo appello di Bini e Paci (Spes Docet) per l’ospedale: “Siamo a 1 milione di euro, servono altre risorse”


La risposta del cuore generoso di Prato è stata concreta e immediata ma adesso servono altre risorse. Per questo il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Franco Bini, e il presidente di Spes Docet Onlus, Simone Paci, ringraziano tutti e lanciano un nuovo appello di raccolta fondi per supportare – con l’acquisto diretto di macchinari e di presidi medici – l’encomiabile lavoro che sta facendo l’Ospedale Santo Stefano di Prato per fronteggiare il Covid-19, prendendosi cura dei numerosi pazienti che hanno contratto il virus.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e Spes Docet hanno stretto un’alleanza nel nome della solidarietà. Il primo appello, lanciato nelle scorse settimane, ha già dato un risultato eccezionale: sono stati raccolti circa un milione di euro attraverso le donazioni di una sessantina di imprenditori e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio che si è impegnata con 300 mila euro. “Ringraziamo tutti, uno per uno, sappiamo che i pratesi sono generosi e anche stavolta il loro impegno non è mancato – sottolineano Franco Bini e Simone Paci –  Abbiamo già raggiunto un obiettivo davvero ambizioso, adesso rilanciamo il nostro appello perché c’è bisogno di uno sforzo in più  che ci permetterà di acquistare altri macchinari diagnostici per dare supporto a un reparto come la terapia intensiva che in questa fase ha un’importanza strategica”.

Bypassando le lungaggini burocratiche Spes Docet è già riuscita ad acquistare e a far arrivare al Santo Stefano in tempo record sei ecografi (saranno utilizzati in terapia intensiva e al pronto soccorso), 5 mila mascherine SFP2 con visiera sono già state consegnate e altre 10 mila giungeranno a giorni, mentre un imprenditore attraverso canali d’importazione propri ha assicurato l’arrivo di 5 mila, preziosissime, tute protettive che garantiscono la sicurezza degli operatori sanitari che sono esposti a rischi altissimi. E non basta: nei prossimi giorni al Santo Stefano saranno forniti anche migliaia di camici ospedalieri che ha cominciato a produrre un’azienda tessile che si è riconvertita per l’emergenza.

“Chi è intenzionato a donare lo faccia il possibile, così possiamo rendere più veloce la ricerca dei materiali e dei macchinari sanitari la cui disponibilità, come è noto, è purtroppo sempre più problematica”, avverte Simone Paci.

I bonifici vanno fatti a favore di Spes Docet con la causale ‘Imprenditori attivi per l’Ospedale di Prato – Emergenza coronavirus. Ecco l’Iban del conto su cui versare IT10 S030 4302 8000 0957 0000 164.

Un comitato di garanzia formato da un gruppo di imprenditori e dal presidente di Spes Docet ha stabilito un rapporto diretto con la Direzione Generale di Usl Toscana Centro per concordare quali sono le necessità e poi provvedere agli acquisti direttamente bypassando l’allungamento dei tempi legato all’ procedure di gara.

Spes Docet è nata una ventina di anni fa per reperire fondi e sostenere strutture mediche, assistenziali o di ricerca, prevalentemente sempre a favore dei bambini. Stavolta l’impegno è nato dalla determinazione di un gruppo di imprenditori e la sottoscrizione è partita il 9 marzo spontaneamente.

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