21 Aprile 2020

Nidi privati: azzerate le tariffe per i mesi di sospensione del servizio. Niente pagamento anche del pre e post scuola


“Abbiamo sempre creduto al sistema integrato degli asili nido, un fiore all’occhiello della nostra città per la crescita e la formazione dei bambini. Un sistema che il Comune di Prato tutela anche in questa fase di emergenza facendosi carico delle spese incomprimibili per le strutture private a fronte di un azzeramento delle tariffe per le famiglie”. Così il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alla Pubblica Istruzione Ilaria Santi spiegano le motivazioni alla base del bando che uscirà nei prossimi giorni rivolto a tutti i gestori degli asili nido privati della città. Un bando che prevede l’accesso a un contributo finalizzato alla copertura rimasti a carico dei gestori, limitatamente alla parte incomprimibile e al netto delle spese di personale (nello stesso periodo coperte degli interventi del Fondo di Integrazione Salariale o di Cassa Integrazione in deroga) e di tutte le riduzioni dei costi esperibili, dagli stessi gestori, in relazione alla sospensione delle attività, per l’anno educativo settembre 2019/luglio 2020.

Restando in tema di asili il Comune non farà pagare alle famiglie le tariffe dei servizi integrativi per i bambini 0-6 anni, ovvero gli spazi gioco, per tutti i mesi di mancata erogazione del servizio, considerando anche il mese di marzo come se per intero non fosse stato erogato. Inoltre è stato stabilito che anche per i servizi di pre e post scuola le tariffe non saranno applicate per i mesi di sospensione, considerando interamente anche il mese di marzo. Qualora le famiglie avessero già pagato la parte relativa ai mesi di sospensione del servizio tale quota sarà rimborsata anche sotto forma di “credito” per il prossimo anno scolastico. Ricordiamo che i servizi pre e post scuola sono gestiti dall’Amministrazione Comunale per le scuole comunali dell’infanzia e dalle istituzioni scolastiche autonome per tutte le scuole statali: le tariffe, uniformi su tutto il territorio cittadino stabilite dall’Amministrazione, non possono quindi essere richieste agli utenti per i mesi di sospensione del servizio (incluso marzo).
“Ci tenevamo a venire incontro alle famiglie e rimborsare o comunque non far pagare i servizi non erogati. Questo è un altro piccolo segno concreto – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Ilaria Santi -, stiamo lavorando anche per ripensare a progetti formativi per i bambini nei prossimi mesi, consapevoli di quanto la socialità sia fondamentale per la loro crescita. Non sarà semplice, ma con un confronto costante con tutti i soggetti che possono essere di supporto in città, vogliamo aiutare i bambini e le loro famiglie nella prossima fase di ripresa”.

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