27 Maggio 2020

Stadio di Firenze, Biffoni: “Situazione del Franchi al limite dell’inverecondo. E se Commisso avesse comprato il Prato…”


“La storia del Franchi è ai limiti dell’inverecondo: hanno tirato giù stadi come Wembley, non capisco perché non si possa toccare l’impianto di Firenze”. Parole del sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che sulle frequenze di Radio Bruno ha espresso, da esterno, un giudizio sulla vicenda stadio che tiene banco nel capoluogo toscano.
Lo stadio “Artemio Franchi” è stato costruito tra il 1930 e il 1932, le tribune esistenti – lo ricordiamo – sono vincolate a Monumento Nazionale e quindi poste sotto la tutela delle Belle Arti.
Ma Biffoni al riguardo ha una visione diversa: “Vorrei sapere quanti turisti vengono a vedere le scale elicoidali del Franchi – ha sottolineato il primo cittadino pratese. La troppa burocrazia? Realizzare un’opera pubblica in Italia è un percorso ad ostacoli. Queste lungaggini sono uno dei grandi nemici del nostro Paese. Serve fiducia per fare le cose” ha detto Biffoni, aggiungendo con una battuta: “Io a Commisso, se avesse comprato il Prato, avrei dato il Lungobisenzio e gli avrei detto: “Tieni e facci quello che vuoi”.
Infine sulla fattibilità di costruire il nuovo stadio di Firenze nel territorio di Campi Bisenzio, Biffoni ha affermato: “Non ne ho la più pallida idea, bisognerebbe capire se ci sono le basi urbanistiche per costruirlo, ma sicuramente Commisso e Barone non mi sembrano due sprovveduti”, pur comprendendo chi preferirebbe vedere lo stadio della Fiorentina a Firenze.

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