23 Giugno 2020

La Finanza scopre 44 evasori totali: sottratti al fisco 154 milioni di euro FOTO


La Guardia di Finanza di Prato ha celebrato oggi il 246° anniversario della fondazione del Corpo nel corso di una breve cerimonia che si è tenuta presso la Caserma di piazza Mercatale, alla presenza del Prefetto Lucia Volpe. La cerimonia – presieduta dal Comandante provinciale, colonnello Massimo Licciardello – si è svolta in forma ridotta a causa degli obblighi di distanziamento sociale, con lo schieramento di una rappresentanza degli uomini del Comando provinciale, Nucleo polizia economico finanziaria e del gruppo di Prato, nonché di alcuni componenti della sezione pratese dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Il prefetto ha consegnato gli encomi ai finanzieri pratesi protagonisti di recenti importanti operazioni di servizio. Per l’occasione è stato illustrato il bilancio dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle nel 2019 e nei primi mesi dell’anno in corso.

In particolare, per quanto riguarda la lotta all’evasione e alle frodi fiscali, lo scorso anno i finanzieri hanno eseguito 520 interventi, constatando circa 154 milioni di euro di base imponibile sottratta al Fisco ed un’evasione di 53 milioni di IVA. 51 i soggetti denunciati per reati fiscali, commessi attraverso l’omessa o la falsa dichiarazione di ricchezza occultata al fisco o l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Scoperti 44 evasori totali, completamente sconosciuti al fisco, ed individuati 36 datori di lavoro i quali hanno fatto illecitamente ricorso, complessivamente, a ben 193 lavoratori in nero o irregolari.

Nel comparto dell’antiriciclaggio, sono state contestate violazioni amministrative valutarie per circa 750 mila euro, frutto dell’analisi e dello sviluppo di flussi finanziari oggetto di 269 segnalazioni di operazioni sospette. Sempre nello stesso settore sono stati effettuati 4 controlli antiriciclaggio nei confronti di intermediari finanziari che operano nel trasferimento di denaro verso l’estero e 7 controlli nei confronti dei “money transfer”.
Numerose le operazioni messe a segno nel corso del 2019 e degli scorsi mesi dai finanzieri pratesi, che hanno consentito di scoprire “frodi carosello”, come l’operazione Gagaro scaturita da una verifica fiscale nei confronti di una società pratese operante nel commercio di materie plastiche, attorno alla quale ruotavano 24 aziende coinvolte in fatture per operazioni inesistenti, per importi complessivi superiori a 200 milioni di euro, con un’Iva evasa di circa 40 milioni di euro. Stesso copione messo in pratica da due società attive nel commercio di auto, responsabili di fatture per operazioni inesistenti per un totale di 108 milioni di euro, con Iva evasa per 24 milioni.
Nel settore della tutela della spesa pubblica, sono stati scoperti e denunciati 25 assegnatari di case popolari, i quali tramite autocertificazioni infedeli presentate all’Epp, avrebbero mantenuto indebitamente gli alloggi assegnati. 24 irregolarità sono state poi accertate nel campo dell’esenzione al pagamento di ticket sanitari e nel percepimento di prestazioni sociali agevolate.
Il 2019 è stato l’anno della confisca definitiva dei beni, per un valore di 2,5 milioni di euro, nei confronti di una nota famiglia rom stanziata a Prato, su cui la Guardia di Finanza e la Procura di Prato avevano indagato con l’operazione “Falsi poveri” per l’evidente sproporzione tra il patrimonio accumulato e i redditi dichiarati dai proprietari, considerati socialmente pericolosi.
Nel contrasto alla criminalità organizzata, è da segnalare l’indagine Golden Wood, coordinata dalla Direzione investigativa antimafia di Firenze, che ha sgominato un’associazione a delinquere, che tramite la gestione diretta e indiretta di 33 aziende attive nel commercio di pallets, hanno riciclato oltre 40 milioni di euro di denaro sporco, provento degli affari criminali di una cosca palermitana.

Negli ultimi mesi, caratterizzati dalle restrizioni Covid19, i finanzieri hanno contribuito ai controlli sul territorio per verificare il rispetto delle disposizioni governative: sono state 3306 le persone controllate, di cui 20 denunciate e 117 sanzionate in via amministrativa. Oltre mille le verifiche effettuate dalle Fiamme Gialle per accertare la legittimità delle comunicazioni o delle richieste di prosecuzione delle attività economiche nella Fase 1. I controlli sono adesso mirati a verificare il rispetto delle normative di prevenzione da coronavirus nei luoghi di lavoro, in base ai protocolli adottati per i singoli settori: 55 le verifiche eseguite finora, con 4 casi si irregolarità accertati.

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