3 Novembre 2020

Posti letto per i malati Covid all’interno dell’ex-Creaf: la mossa della Regione per affrontare l’emergenza ricoveri


C’è anche l’ex Creaf tra gli edifici dismessi che la Regione sta vagliando per affrontare nuove eventuali ondate di ricoveri di pazienti Covid. All’interno della struttura di via Galcianese – un tempo destinata ad accogliere il polo di ricerca del tessile, ipotesi poi tramontata con il fallimento della società – verrà ricavata una parte di quei mille posti letto in più che la Regione intende predisporre, sull’intero territorio toscano, in accordo con le Asl di riferimento. Caserme, ex ospedali, strutture sanitarie e costruzioni non utilizzate da adibire a maxi presidi di cura dei malati da Coronavirus, che non necessitano di terapia intensiva ma che presentano sintomi da monitorare.

La conferma è arrivata dallo stesso governatore Giani. Il presidente della Regione Toscana ha annunciato al consiglio regionale, riunitosi nel pomeriggio, attrezzare strutture per un totale di 1500-2000 posti letto per malati Covid in Toscana, a partire dall’allestimento di 500 posti dentro l’ex Creaf di Prato. Per l’ex Creaf è prevista un’ordinanza a breve. Giani ha annunciato dunque “un’ordinanza di somma urgenza” per attrezzare “500 posti nel Creaf di Prato, un immobile di proprietà regionale che era destinato a start up e attività economiche” perché “ci rendiamo conto che per poter vigilare sulla salute dei malati è opportuno concentrarne un numero piuttosto consistente”. “In questo caso – ha aggiunto Giani – nelle strutture del Creaf si pensa di attrezzare 500 posti”, poi “vorremmo arrivare a grossi agglomerati anche nell’area sud-est e nell’area nord-ovest”, e “forse c’è la necessità di una seconda struttura di queste dimensioni nell’area di Firenze, Prato e Pistoia che è quella che presenta maggiori problemi”. In pratica, ha precisato Giani, si tratterà di strutture che offriranno ai malati “qualcosa di più degli alberghi sanitari, ma qualcosa meno del posto letto in ospedale”.

Nei prossimi giorni, forse già domani, dovrebbe tenersi un sopralluogo del governatore Eugenio Giani, insieme ai tecnici, per verificare meglio le caratteristiche dell’immobile di via Galcianese: quello stesso edificio che, dopo lunghe discussioni e tira e molla, la Regione ha acquistato nel 2019 per 5 milioni e 700mila euro. E che adesso, dopo tanti sprechi, è destinato a diventare l’elemento di svolta dell’emergenza sanitaria.

gg

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