29 Gennaio 2021

Covid, l’Asl sulle tracce di 15 cittadini cinesi positivi al virus e non ancora identificati. Berti: “Spia di un problema di metodo”


Proseguono le verifiche per risalire all’identità dei 15 cittadini cinesi risultati positivi al Covid in data 25 gennaio ma praticamente irrintracciabili a causa di dati inesatti o incompleti, presentati al laboratorio privato in cui hanno effettuato il tampone per la ricerca del virus. Una anomalia che preoccupa l’Asl perché “spia di un problema di metodo”, come ha riferito il responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Toscana Centro Renzo Berti. “Dobbiamo trovare un metodo che dia garanzia di tracciabilità – afferma Berti -. Non è possibile che non si sappia risalire all’identità di un positivo, non si conosca chi è o dove risiede: solo con una corretta identificazione possiamo fare un tracciamento sensato e circoscrivere i contatti”. Proprio l’Asl si è attivata presso il Consolato cinese, chiedendo fattiva collaborazione per arrivare a individuare questi soggetti, forse clandestini e che potrebbero aver agito così per paura di essere scoperti irregolari e rintracciati dalle autorità nazionali. Con l’ausilio di mediatori culturali, l’Azienda sanitaria sta cercando di ricostruire il puzzle di questa vicenda che rischia di falsare l’osservatorio sull’andamento dell’epidemia nel territorio provinciale pratese.

Intanto il governatore della Toscana Eugenio Giani ha anticipato su Facebook il numero totale dei nuovi positivi in regione, registrato nelle ultime 24 ore: si tratta 594 casi a fronte di 17mila test eseguiti, di cui 10.028 tamponi molecolari e 6.972 test rapidi. Il tasso di positività è pari dunque al 3,49%. Un numero più o meno in linea con quello di ieri: i positivi erano infatti 620, con un’età media di 44 anni, e 16 i decessi a livello regionale.

 

 

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