28 Giugno 2021

Fatture false per 30 milioni: sedici indagati. Maxi-sequestro della Finanza


Sequestrati dalla Guardia di Finanza beni mobili e immobili per 14 milioni nei confronti di un consorzio di cooperative operante nel campo della fornitura di servizi di facchinaggio e trasporto, con sede a Prato. Il provvedimento è stato disposto dal gip su richiesta della procura di Firenze nell’ambito di un’inchiesta su un presunto giro di fatture false per un valore di 30 milioni. Sono 16 le persone indagate: 13 cittadini albanesi e tre italiani, residenti nelle province di Bologna, Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato. Tra loro anche l’amministratore unico del consorzio, un 49enne originario dell’Albania, e una 31enne sua connazionale, considerata amministratore di fatto.
Secondo le indagini della Gdf, coordinate dal procuratore aggiunto Gabriele Mazzotta e dal pm Fabio Di Vizio, il consorzio di cooperative otteneva contratti aventi a oggetto prestazioni di facchinaggio e di trasporti, subito dopo affidati in subappalto alle cooperative consorziate. Secondo l’accusa, il consorzio avrebbe di fatto gestito direttamente la manodopera, che tuttavia sarebbe stata mantenuta formalmente in forza alle cooperative, al fine di detrarre consistenti crediti Iva derivanti dalle prestazioni fatturate dalle stesse cooperative, che non versavano l’Iva e si avvicendavano nel tempo, spostando i lavoratori e subentrando nei contratti di subappalto. Circa una trentina le cooperative coinvolte. Gli indagati sono accusati a vario titolo dei reati di emissione o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto.

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