Hanno carpito la fiducia del vicino di casa, da cui avevano preso in affitto l’abitazione confinante, per poi sottrargli un ingente quantitativo di denaro, approfittando della grave malattia degenerativa che ha colpito il settantenne. Per questi furti in serie, aggravati all’aver agito in danno di un soggetto con minorata difesa e bisognoso di assistenza, i due indagati – due coniugi pratesi – sono stati colpiti ieri da una misura cautelare eseguita dalla squadra mobile, che ha sequestrato loro 199.000 euro.
I due coniugi hanno conosciuto l’anziano quando ne sono diventati vicini di casa, prendendo in affitto una casa di sua proprietà. Nel tempo la coppia ha fatto amicizia con l’uomo, prendendosi cura dell’anziana madre, al punto che il settantenne non ha più preteso il canone di locazione. Secondo gli inquirenti si trattava di un’amicizia interessata: la coppia, approfittando dei problemi di salute dell’uomo, gli avrebbe sottratto le carte di credito e i bancomat, appropriandosi con la frode dei codici di acceso ed effettuando acquisti, prelievi e versamenti di denaro dal conto dell’anziano al loro conto corrente. Nel corso dell’inchiesta, avviata un anno fa, è emerso anche che sono stati emessi in favore degli indagati diversi assegni bancari provenienti dal carnet della vittima, con firma non autentica.
Le sottrazioni di denaro sarebbero avvenute anche in periodi nei quali l’uomo era ricoverato ed impossibilitato a gestire i propri averi.
