26 Luglio 2021

Firmato il patto per lo sviluppo delle competenze: servirà a formare le figure professionali che servono al distretto


È stato firmato oggi il Patto locale per lo sviluppo e il potenziamento delle competenze che vede coinvolti Regione Toscana, Comune di Prato, , Camera di Commercio Pistoia-Prato, i sindacati Cgil Prato, Cisl e Uil, Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana Centro, Confartigianato Prato, Confesercenti Prato, Confcommercio Pistoia e Prato, Cpia Prato. Si tratta di un protocollo d’intesa valido tre anni e rinnovabile per altri due. “In questo momento cruciale per impostare una solida ripartenza – spiega l’assessora regionale alla formazione Alessandra Nardini – il patto che firmiamo oggi ha un significato particolarmente importante. Sono convinta che le alleanze formative territoriali, come già sta accadendo in altre aree della Toscana, possono portare benefici. Condividere strategie e azioni non potrà che aiutare a migliorare il sistema della formazione regionale. Ma soprattutto oggi mettiamo in campo anche un lavoro che guarda alle filiere produttive, che consentirà di agire concretamente e in base alle esigenze dei territori sulle sfide che ci pongono la transizione verso il digitale e la green economy”.

“Prato – sottolinea il sindaco di Prato Matteo Biffoni – è il distretto tessile più grande d’Europa, che ha sempre dimostrato di superare le grandi difficoltà con una forte capacità di innovare e stare al passo con i tempi. La crisi pandemica non fa eccezione e Prato è già pronta a investire e concretizzare quanto previsto nel Pnrr anche sul fronte della formazione professionale . Perché il settore tessile è nuovamente uno degli ambiti più belli e stimolanti per i giovani, attenti ai temi ambientali e dell’economia circolare, alla creatività e al valore dell’artigianalità. Formare figure professionali in grado di portare avanti questi valori significa creare occupazione e soprattutto far crescere il valore dell’intero distretto”.

“Il patto è il primo passo concreto per l’attuazione del Next Generation Prato presentato pochi giorni fa al Centro Pecci. La formazione è uno dei pilastri del Pnrr che infatti parla esplicitamente del ruolo delle realtà locali per innalzare le competenze territoriali per cogliere fino in fondo la sfida che le risorse europee ci pongono di fronte. Il patto ha le proprie radici in un lavoro condiviso per il quale ringrazio tutte le categorie economiche e le parti sociali, un modo di lavorare a cui teniamo particolarmente perché, oggi più che mai, la città di Prato ha veramente necessità di fare sistema per costruire il prossimo futuro – ribadisce l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Prato Benedetta Squittieri -. Ringraziamo l’Assessore Nardini che ha subito dimostrato disponibilità e concretezza nel sostenere questo percorso, mettendo a disposizione tutti gli strumenti e le competenze della Regione Toscana”.

Il Patto locale per lo sviluppo e il potenziamento delle competenze ha l’obiettivo di rilevare le dinamiche del mercato del lavoro locale, i fabbisogni formativi delle imprese del territorio e individuare azioni per la formazione finalizzata all’inserimento o al reinserimento lavorativo e i relativi esiti occupazionali, alle transizioni professionali, al ricambio generazionale nelle imprese e la qualificazione professionale.

Le linee di intervento sono volte a progettare, consolidare, sviluppare un modello ed un sistema di sviluppo delle competenze, in particolare digitali, a tutti i livelli di istruzione, in grado di rispondere ai fabbisogni delle aziende presenti sul territorio del Comune di Prato e del suo distretto, in particolare quelle della filiera della Moda, elevando e sostenendo la transizione digitale ed ecologica dei settori produttivi strategici. Promuove anche la comunicazione culturale del lavoro volta a modificare l’immagine e la rappresentazione sociale del lavoro nell’ambito del settore tessile e moda, promuovendo il valore del manifatturiero. L’obiettivo è mettere al centro le figure che sono state maggiormente colpite dalla crisi scaturita dall’emergenza covid 19, con particolare attenzione verso le giovani generazioni e le competenze femminili, spesso messe in discussione dall’organizzazione del mercato del lavoro contemporaneo elemento che sicuramente si è accentuato con la crisi. I firmatari del Patto si impegnano a costituire un tavolo di coordinamento con l’obiettivo di realizzare un costante monitoraggio dell’andamento delle attività del patto al fine di trarre elementi utili a individuare fabbisogni formativi del territorio pratese e del suo sistema produttivo con attenzione e riferimento anche alla riqualificazione dei lavoratori nelle varie fasi del loro percorso professionale. Il tavolo di lavoro sarà coordinato dal Comune di Prato.

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