28 Luglio 2021

Rinnovato il contratto tessile-abbigliamento dell’industria: 74 euro di aumento e contrasto al dumping


Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le rappresentanze di SMI (Sistema Moda Italia, l’associazione industriale di settore aderente a Confindustria Moda) hanno sottoscritto l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del tessile abbigliamento, scaduto il 31 marzo 2020. Il testo, che sarà in vigore fino al 31 marzo 2024, interessa a livello nazionale oltre 400.000 lavoratori, si cui oltre trentamila nel distretto pratese.

L’intesa prevede nel periodo un aumento complessivo di 74 euro. L’incremento medio sui minimi (4° livello) sarà di 72 euro suddiviso in tre tranche: 20 euro da aprile 2022; 25 euro da gennaio 2023; 27 euro da aprile 2023. Per quanto riguarda il welfare sanitario la novità è l’attivazione, con decorrenza dal 1° gennaio 2023, di una assicurazione contro la non autosufficienza a beneficio di tutti i lavoratori del settore. L’assicurazione sarà finanziata con un contributo a carico dell’impresa di 2 euro per ogni lavoratore.

Tra le altre novità, l’inserimento di un protocollo contrattuale riguardante la competitività, la legalità e il contrasto al dumping contrattuale, al fine di arginare il fenomeno dei contratti pirata, con l’impegno delle aziende committenti ad applicare ai propri lavoratori i contratti nazionali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative.

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