4 Agosto 2021

Vertenza Gkn, l’azienda valuta 13 settimane di cassa integrazione. No della Fiom Cgil


Gkn valuterà la proposta del viceministro Alessandra Todde di 13 settimane di cassa integrazione per i 422 lavoratori di Firenze come passaggio funzionale a una reindustrializzazione dello stabilimento. Lo ha detto la stessa Todde in conferenza stampa al termine del tavolo con le parti. “Il tavolo è stato sospeso in attesa di una risposta”, ha spiegato Todde secondo cui “il fatto di aver sospeso il tavolo e di non aver avuto la chiusura netta che c’è stata la volta scorsa è sicuramente qualcosa di diverso, una cosa importante”. Secondo quanto appreso sarà chiesto a Invitalia di mettersi a disposizione per la ricerca di un advisor”.

“La cassa integrazione per cessazione di attività non è lo strumento adatto ad uno stabilimento che è nelle condizioni di continuare a produrre”. Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze, al termine del tavolo convocato oggi dal Mise sulla vertenza Gkn, aggiungendo che “il confronto si potrà avviare solo quando sarà ritirata la procedura di licenziamento”.
Per i sindacalisti “occorre che il Governo coinvolga le aziende per cui Gkn di Campi Bisenzio produce, Volkswagen e Stellantis, per salvaguardare la componentistica ed i lavoratori di tutta la filiera in Italia”, ed è necessario “che dinanzi all’attacco agli interessi del Paese, il presidente del Consiglio apra il tavolo a Palazzo Chigi come previsto dal monitoraggio nell’avviso comune”.

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