3 Febbraio 2022

Green pass, Confcommercio: “Caos sui controlli a campione”

Per l'associazione dei commercianti normative poco chiare: "Situazione inaccettabile dopo 2 anni di pandemia"


“Caos controllo Green Pass nei negozi: disposizioni non chiare e responsabilità dell’interpretazione che ricade, ancora una volta, sulle aziende”. Lo denuncia Confcommercio, a proposito dell’entrata in vigore dell’obbligo del controllo del Green Pass per l’accesso alle attività commerciali.

“Quello che più di ogni altra cosa confonde le aziende è la questione dei cosiddetti ‘controlli a campione’ – sottolinea l’associazione dei commercianti -. Il Governo nelle Faq specifica la non obbligatorietà del controllo su tutti i clienti ma, allo stesso tempo, non decade la responsabilità né per aziende, né per gli stessi clienti nel caso avvengano accessi senza essere in possesso di Green Pass. Restano quindi entrambi sanzionabili”.

Confcommercio segnala altre contraddizioni e distorsioni della normativa: “Le attività che vendono beni di prima necessità non sono tenute al controllo, nemmeno se all’interno del negozio sono presenti articoli che, per essere acquistati in altri esercizi, sono vincolati al possesso del Green Pass. Si crea quindi una conseguente discriminazione fra le singole imprese oltre a diffondersi un clima di incertezza rispetto alla corretta adozione delle disposizioni”.

Confcommercio ha preso contatti con la Prefettura per riuscire ad dare risposte nel caos normativo e burocratico.

“Ciò non toglie la gravità di una situazione che non possiamo accettare. Gettare nuovamente le imprese nella confusione normativa e, ancor peggio, riversare su di loro la responsabilità dei controlli, significa minare la stessa ripartenza. Dopo due anni dall’inizio della pandemia, le aziende hanno bisogno di sostegno, non di ulteriore incertezza” conclude Confcommercio.

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