12 Luglio 2022

Gara tpl, l’Antitrust multa di 3,5 milioni i gestori uscenti del servizio

Si tratta del consorzio One Scarl. Tra queste figura anche la Cap. Avrebbero ostacolato il subentro di Autolinee Toscane ritardando di fatto la partenza del nuovo servizio di quasi due anni


L’Antitrust ha comminato una sanzione di oltre 3 milioni e mezzo di euro ai gestori uscenti del servizio di tpl su gomma della Regione Toscana. Tra questi figura anche la Cap. Secondo l’Autorità il consorzio One Scarl avrebbe ostacolato il subentro di Autolinee Toscane, società aggiudicataria, che ha iniziato a erogare il servizio solo molti mesi dopo l’aggiudicazione della gara. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva avviato un’istruttoria nei confronti dei gestori uscenti del servizio TPL su gomma della Regione Toscana, consorziati in ONE Scarl, accertando poi con la conclusione dell’istruttoria un abuso di posizione dominante.
La strategia ostacolante dei gestori uscenti secondo l’Antitrust è stata realizzata non trasmettendo informazioni e dati indispensabili per la stipula dei contratti di cessione dei beni essenziali (immobili, autobus e varie tipologie di beni mobili) e non sottoscrivendo gli stessi atti di trasferimento dei beni a favore del nuovo gestore.
Secondo l’Antitrust la condotta adottata dai gestori uscenti ha dunque consentito a ONE Scarl di continuare a offrire il servizio ben oltre i termini stabiliti dalla Regione Toscana per il subentro da parte del nuovo gestore, per un periodo complessivo di 22 mesi. Per questo motivo Autolinee Toscane, pur essendo legittima aggiudicataria della gara già il 19 aprile 2019, ha potuto iniziare ad erogare il servizio solo a partire dal 1° novembre 2021.

“Autolinee Toscane accoglie con grande serenità il provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza”. Questo il primo commento del presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli, sul provvedimento preso dall’AGCM.

“La delibera dell’Autorità conferma le numerose contestazioni che la nostra società, come la Regione, ha sollevato negli anni precedenti al nostro ingresso – prosegue Bechelli – e indica che il comportamento dei precedenti gestori è all’origine di molti dei problemi (e di costi ulteriori sia per la nostra azienda che per la Regione) che si sono verificati dopo il passaggio di gestione, avvenuto in una sola notte, tra gli scorsi 31 ottobre e primo novembre. Un passaggio di gestione già di per sé complesso, complicato oltremodo da quei comportamenti sanzionati dall’Antitrust, a cui sono poi susseguiti mesi di pandemia e ora pure il conflitto ucraino, con impatti pesantissimi su costi dell’energia, manutenzioni, fornitura di mezzi di ricambio e nuovi bus, oltre che nelle procedure di assunzioni in pieno Covid”.

“Ad Autolinee Toscane guardiamo al futuro. Siamo impegnati nel grande progetto di rinnovo dei mezzi, nella grande campagna di assunzione di autisti, nell’innovazione tecnologica per fornire ai cittadini toscani un modello di trasporto pubblico su gomma migliore, più efficiente, più ecologico – conclude Bechelli – Confermiamo il nostro impegno, i nostri investimenti, i nostri programmi. Ci concentriamo sul futuro”.

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