26 Ottobre 2022

Processo Creaf, assolti Biffoni e Gestri. Condannati a 8 mesi gli ex amministratori Rinfreschi e Calciolari

Assolti anche i revisori dei conti Giovanni Picchi e Marco Bini, mentre gli ex componenti del Cda Veronica Melani e Gianmario Bacca sono stati condannati a 7 mesi


E’ arrivato il giorno della sentenza del processo per il crac del Creaf, la partecipata su cui negli anni, dalla sua costituzione nel 2005, sono stati immessi 22 milioni di euro di soldi pubblici, dichiarata fallita nel febbraio 2017. Stamani il giudice ha condannato a 8 mesi gli ex amministratori della società Luca Rinfreschi e Laura Calciolari, accusati di cooperazione colposa in bancarotta semplice. Condannati a 7 mesi, invece, gli ex componenti del Cda Veronica Melani e Gianmario Bacca.
Il giudice ha assolto gli ex presidenti della provincia di Prato Matteo Biffoni e Lamberto Gestri, entrambi presenti stamani in aula (questo il link relativo alle arringhe difensive delle scorse udienze) e i revisori dei conti Giovanni Picchi e Marco Bini.

Visibilmente sollevato alla lettura della sentenza, Biffoni, per il quale la Procura di Prato aveva chiesto 1 anno di pena e che ha poi commentato a caldo l’assoluzione: “Sapevo di aver agito con la massima attenzione e diligenza per provare a dipanare una vicenda intricatissima come quella del Creaf, un progetto che arrivava da molti anni addietro e che mi sono trovato ad affrontare assumendo, gratis et amore dei, l’incarico di presidente della Provincia in un periodo storico di grande incertezza per l’ente” ha detto Biffoni, che sottolinea “il grande dispendio di energie di guardia di finanza, Procura e Tribunale” nel portare avanti le indagini e l’istruttoria del processo e aggiunge: “Oggi finisce una sorta di incubo”.

A caldo, all’uscita dal Tribunale, anche Lamberto Gestri – per il quale la Procura aveva chiesto una pena di 1 anno e 6 mesi, ha commentato la sentenza: “Essere accusati di colpe gravi e sapere di essere innocenti è un’esperienza tremenda. Non sempre si riesce a dormire la notte. Ma rifarei tutte le scelte che ho assunto per salvare il Creaf e per salvaguardare l’interesse pubblico” ha detto Gestri, che ha poi spiegato come sono stati utilizzati parte dei soldi pubblici immessi nel corso degli anni nel Creaf.

 

 

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