21 Luglio 2023

Aeroporto di Peretola, un esposto in procura denuncia l'”illegittimità operativa”

Mancanza di conformità urbanistica, autorizzazione di voli fuori orario di apertura e non rispetto della zonizzazione acustica tra le inadempienze denunciate: comitati sul piede di guerra


L’illegittimità operativa dell’attuale aeroporto di Firenze Peretola e le relative omissioni di prescrizioni e controlli sono al centro dell’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Firenze nelle scorse settimane. Le motivazioni sono state illustrate stamani durante una conferenza stampa organizzata da Italia Nostra Onlus, Legambiente Firenze Aps, Medicina Democratica Firenze, VAS Vita Ambiente Salute Onlus, Comitato Sorvolati di Brozzi, Peretola, Quaracchi, Le Piagge, Associazione No TAV, Circolo Legambiente di là d’Arno.

“Riteniamo doveroso l’accertamento delle responsabilità, con particolare riferimento alla Regione Toscana e al Comune di Firenze, soggetti verificatori e facenti parte (insieme a ENAC, Gestore, Arpat, ISPRA) della Commissione Aeroportuale Rumore- CAR” dichiarano le associazioni esponenti. “Questo nell’interesse della cittadinanza tutta, e in particolare degli abitanti di Brozzi, Peretola, Quaracchi, Le Piagge, per i disagi sofferti a seguito di queste gravi inadempienze.”

Tra le inadempienze denunciate nell’esposto: aver autorizzato voli oltre l’orario di chiusura dell’aeroporto da parte di ENAC non avendo i titoli giuridici per poterlo fare; non aver aggiornato la zonizzazione acustica e le rotte antirumore, che definiscono i limiti di livello sonoro relativi al rumore generato, che è stata approvata della CAR (Commissione Aeroportuale Rumore) e di non aver mai approvato e attuato il Piano di Contenimento e Abbattimento Rumore (PCAR).

“Inoltre, nell’esposto denunciamo che non è stato tenuto conto di tutte le prescrizioni obbligatorie. Di aver dichiarato in modo malevole di non aver costruito “ la via di Rullaggio “ per interferenze con A11. Poi, di aver detto da parte di Enac che le prescrizioni non erano obbligatorie in quanto non si sarebbe mai avuto sviluppo aeroportuale. Non aver destinato la quota (7%) dei fondi di bilancio di ADF per il disagio acustico- e infine la mancanza di conformità urbanistica con tutte le conseguenze del caso”, continuano le associazioni. “I motivi per cui si insiste nel voler attuare la nuova pista per coprire tutte le omissioni sopra elencate”, commentano le associazioni che chiedono un confronto con Regione, Comune di Firenze e con i rappresentanti politici sul tema dell’illegittimità operativa dell’attuale aeroporto e in relazione al futuro progetto di ampliamento.

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