“E’ comprensibile il bisogno di visibilità, ma dispiace che i coordinatori di Italia Viva si esprimano a casaccio quando di fatto non hanno capito cosa sia il Pano Strutturale. Faccio un’ennesima proposta: Giancarlo, Veronica vediamoci (di nuovo) e ve lo rispiego”. Inizia così la replica dell’assessore all’urbanistica del Comune, Valerio Barberis, che risponde colpo su colpo alle critiche mosse nei suoi confronti e nei confronti del Pd dai coordinatori provinciali di Italia Viva Giancarlo Cecchi e Veronica Scopelliti. I due avevano attaccato il PD per il mancato coinvolgimento e definito il Piano “preconfezionato, senza alcuna visione, che si limita a valorizzare aree di privati”.
“Dopo l’evento di Italia Viva alla Camera di Commercio, si è svolta una riunione all’urbanistica alla presenza mia e dei coordinatori di IV: qui è stato fornito il materiale di base, ovvero il documento programmatico Agenda Urbana Prato 2050, votato in Consiglio Comunale nel 2020, che contiene tutti gli indirizzi del nuovo Piano Strutturale, il documento di Avvio del Procedimento, votato in Consiglio nel 2021, che fa partire il lavoro per la stesura del piano, il documento delle aree di Copianificazione nel Territorio Rurale approvato nella conferenza Comune – Regione Toscana – spiega Barberis – Successivamente si è svolto un ulteriore incontro alla sede del PD alla presenza dei coordinatori di IV e del segretario del PD Marco Biagioni, in cui IV ha chiesto di avere la mappa delle aree di proprietà del Comune: in quella circostanza abbiamo capito, con nostra somma sorpresa, che i coordinatori di IV non conoscono il Piano Strutturale, che nulla ha a che fare con le aree di proprietà comunale. Per questo sono stati invitati a partecipare alle maggioranze e ad assistere alle Commissioni consiliari”.
“Il Piano Strutturale deve essere approvato in via definitiva entro luglio 2024 per effetto della Legge Regionale, altrimenti il Comune di Prato entra nelle salvaguardie e verrebbe limitata moltissimo l’attività edilizia della città, cosa che chiaramente è da evitare. Contiene la visione della città che è stata proposta nelle campagne elettorali del 2014 e del 2019, cioè la visione per il futuro della città di questa maggioranza di cui IV fa parte. E per una maggioranza approvare il Piano Strutturale è da sempre un obiettivo politico – aggiunge l’assessore – Il Piano Strutturale è complesso e si compone di 94 documenti; per la sua spiegazione il presidente della Commissione Consiliare 4 Calussi ha fissato dal primo giugno 12 sedute di commissione, perché la valutazione di un documento così importante non si può basare su conoscenze superficiali. I coordinatori di IV non hanno visto i documenti del Piano e non li hanno voluti nemmeno vedere: non hanno partecipato a nessun incontro di approfondimento della Commissione 4, non hanno capito cosa sia il Piano Strutturale, non lo conoscono e quindi fanno riflessioni che non riguardano il Piano, ma eventualmente altri strumenti.
Il nuovo Piano Strutturale è un lavoro estremamente complesso iniziato nel 2020, seguito anche dall’allora consigliere e oggi assessore Sbolgi, ed è il risultato di un lavoro corale fatto in questi anni che ha avuto nel sindaco Matteo Biffoni la figura di riferimento di un gruppo dirigente formato dalla Giunta, la Maggioranza del Consiglio Comunale ed i Partiti che hanno supportato questa maggioranza politica, Italia Viva inclusa. Quindi voglio ringraziare pubblicamente Italia Viva per il contributo importante che ha dato alla costruzione della visione politica generale della città che sta alla base del Piano e per lo straordinario supporto al lavoro della commissione 4 prima e della giunta poi dell’assessore Giacomo Sbolgi: si governa insieme e il lavoro che abbiamo fatto in questi anni darà l’impronta alla città per i prossimi decenni” conclude Barberis.
