19 Luglio 2023

Piano strutturale, Italia Viva attacca il PD: “Senza alcuna visione, valorizza solo le aree dei privati”

I coordinatori provinciali lamentano una mancata condivisione sui temi: "Evidentemente il PD si ritiene ancora forza politica autosufficiente e maggioritaria e non disponibile ad una condivisione riguardo le scelte di governo del territorio”


Italia Viva tira le orecchie al PD sulla questione piano strutturale, lamentando una mancata condivisione e definendolo “Un piano strutturale preconfezionato, senza alcuna visione, che si limita a valorizzare aree di privati per la realizzazione di circa 80.000 mq.di nuova edificazione, per lo più capannoni, al quale Italia Viva con convinzione esprime il proprio disaccordo”. Quella dei coordinatori provinciali Giancarlo Cecchi e Veronica Versace Scopelliti  è una presa di posizione netta, in disaccordo con il PD e l’amministrazione.
“Se essere in maggioranza significa confrontarsi, capire le ragioni degli alleati, individuare temi di cui la città ha più bisogno, allora a niente è servito il confronto richiesto da Italia Viva al PD riguardo il nuovo piano strutturale. Evidentemente il PD si ritiene ancora forza politica autosufficiente e maggioritaria e non disponibile ad una condivisione riguardo le scelte di governo del territorio” scrivono i coordinatori provinciali di Italia Viva Giancarlo Cecchi e Veronica Versace Scopelliti.
“A nulla è servita la disponibilità di Italia Viva a superare le perplessità già manifestate riguardo l’approvazione di uno strumento di programmazione di cosi grande importanza nella fase finale della legislatura, pur nella consapevolezza che il piano strutturale in vigore non è in scadenza come l’assessore Barberis continua a sostenere. Nessuna condivisione riguardo gli argomenti sottoposti all’attenzione dell’assessore Barberis e del segretario del PD Biagioni, argomenti di buon senso e di buon governo quali quello della valorizzazione delle aree di proprietà pubblica.
Riguardo la proposta di ridurre il numero degli edifici con il vincolo dell’archeologia industriale per consentire un logico e razionale recupero dei medesimi – proseguono Cecchi e Versace Scopelliti – la risposta è stata quella di confermare che detto vincolo sarà inserito su altrettanti nuovi edifici. Vincoli che hanno reso e renderanno da un punto di vista economico inattuabili le previsioni immaginate; ancora una volta assistiamo ad eccessivi slanci di fantasia lontani anni luce dalle effettive necessità del territorio. Neppure la proposta eliminare ogni vincolo sull’area ex Banci al fine di avviare un dibattito libero e senza vincoli riguardo il suo sviluppo ha scosso le convinzioni dell’assessore Barberis”.

 

 

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