24 Agosto 2023

Sottopasso del Soccorso, Biagioni (PD): “La Via sancisce che il progetto è valido, ora non si torna più indietro”

Il segretario provinciale del PD pratese replica al centrodestra: "Polemiche sterili, non hanno un’idea di città". La controreplica di Forza Italia: "Dal PD intervento da campagna elettorale”


“Il centrodestra pratese ha sperato fino alla fine che il progetto non venisse approvato e ancora oggi dimostra di volerne il fallimento. Mi preme sottolineare che questo non sarebbe un fallimento per il PD ma per l’intera città”. Così il segretario provinciale del PD di Prato, Marco Biagioni, replica alle critiche mosse dal centrodestra nei confronti del progetto di realizzazione del sottopasso del Soccorso, lungo la Declassata. “Dopo nove anni di duro lavoro da parte della giunta siamo finalmente a un punto di svolta. La procedura di Via ha sancito una volta per tutte che il progetto è valido e che non si torna più indietro. Ora – aggiunge Biagioni –  dobbiamo guardare avanti e tenere insieme le esigenze di tutti i pratesi. Da una parte è fondamentale allargare la strettoia della declassata per dare risposte a chi ogni giorno si sposta nella nostra città, dall’altra è altrettanto importante non abbandonare i 15 mila abitanti dell’area più densamente popolata del nostro comune”.

Biagioni evidenzia che “tunnel e parco urbano miglioreranno sensibilmente Prato e permetteranno di favorire spostamenti più veloci per lavoratori e imprese e di rilanciare un intero quartiere che oggi è letteralmente spaccato a metà. Noi vogliamo migliorare le condizioni di vita dei residenti e rendere il Soccorso una zona realmente attrattiva. Penso a quei commercianti e quegli artigiani che in questi anni hanno creduto e investito nel quartiere e che oggi hanno tutto il diritto di vedere premiati i loro sforzi. Penso a quei cittadini che vivono al Soccorso e che hanno necessità di maggiori servizi, spazi sociali, aree verdi e di una migliore qualità della vita. Noi vogliamo lavorare pancia a terra al riscatto di un intero quartiere e a rendere Prato una città all’avanguardia in Italia e in Europa. Il centrodestra, oltre a polemizzare sui tempi di realizzazione delle opere, cosa ha in mente per i cittadini? Come immagina di rilanciare questo quartiere? La verità è che dietro le sterili polemiche del centrodestra c’è il vuoto, la mancanza totale di un’idea complessiva di sviluppo della città” conclude Biagioni.

La controreplica arriva da Forza Italia. “Una soluzione costosa e impattante che però non risolve alla radice il problema della viabilità e del traffico, al più lo sposta al massimo di alcuni chilometri, creando ulteriori disagi” afferma Francesco Cappelli, coordinatore di Forza Italia Prato, in merito all’intervento sul Sottopasso del Soccorso. “Siamo di fronte a una giunta PD inconcludente, che ha avuto un mandato e ha sprecato quasi dieci anni di tempo, senza mai affrontare il nodo viabilità”. “Solo adesso – rimarca Cappelli – il PD propone un intervento che è molto oneroso e richiede tempi lunghi e innumerevoli disagi, senza risolvere il problema. Un intervento veramente incisivo sarebbe stato il sovrappasso a due corsie, previsto dal Centrodestra già prima del 2014 e bocciato, inspiegabilmente, dal PD. Avremmo potuto avere la soluzione già dieci anni fa, dieci anni in cui sono mancate le opere e soprattutto una programmazione concreta della città. Per questo, gli amministratori PD non dovrebbero affatto esultare. Forza Italia – conclude Cappelli – è da sempre a favore delle infrastrutture purché utili e necessarie alla collettività”.

Sulla stessa linea, Paolo Coscione, membro del coordinamento: “I tempi non sono quelli che il PD si augura. Biagioni vende la Via come il bollino verde definitivo all’inizio dei lavori ma non è affatto così. Oltre al rispetto delle prescrizioni indicate, Anas dovrà, chiaramente, indire una procedura di appalto nei modi e termini previsti dalla legge; procedura, prodromica all’affidamento di chi dovrà occuparsi dei lavori. E poi ci sono le imprese che vorranno partecipare. Già prevedo, tra ricorsi al Tar, appelli al Consiglio di Stato, tempi biblici solo per provare ad iniziare questi lavori”.

 

 

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