18 Ottobre 2023

Arriva da Prato il drone Falco, progetto pilota per aumentare la sicurezza nel settore edile

L’innovativo macchinario consentirà il lavaggio di palazzi di ogni superficie fino a 100 metri d’altezza evitando l’impiego di uomini in quota.


Un progetto pilota su scala nazionale per aumentare la sicurezza sul lavoro nel mondo dell’edilizia e in quello delle lavorazioni in altezza. A realizzarlo è l’impresa pratese Montebianco Costruzioni, guidata da Simone e Ilaria Monti, che ha progettato un drone speciale, chiamato Falco, capace di raggiungere i 100 metri d’altezza. La finalità è quella di lavare palazzi a vetri o di effettuare la manutenzione preparatoria all’imbiancatura per condomini ed edifici in marmo, pietra, alluminio e monumenti storici. Su quest’ultimi verrà applicato anche il prodotto protettivo di manutenzione indicato dalle Belle Arti, così da preservarne il valore storico.

Il progetto è stato presentato questa mattina alla Camera dei Deputati alla presenza dei responsabili e dei tecnici dell’azienda, dell’onorevole di Forza Italia Erica Mazzetti e dei rappresentanti delle categorie economiche e degli ordini professionali. L’obiettivo è quello di eliminare ogni percentuale di rischio derivante delle operazioni in altezza per la riqualificazione di qualsiasi tipo di facciata. Il drone è infatti dotato di una lancia che sprigiona un getto d’acqua fino a un massimo di 150 atmosfere, capace di rimuovere ogni tipo di polveri e inquinanti dalle facciate. Successivamente c’è la nebulizzazione attraverso prodotti bio con azione sgrassante e sanificante e un risciacquo finale ad alta pressione a cui fa seguito la nebulizzazione di un prodotto di finitura. Il drone è dotato di sensori di sicurezza in altezza e sui lati, che in presenza di ostacoli portano all’immediato blocco delle lavorazioni e al ritorno in posizione di partenza. Non solo. Falco ha un gps interno per la sicurezza in volo ed è stabilizzato per il totale controllo aereo. Il drone ha pure una particolare attenzione per l’ambiente: l’alimentazione è elettrica, evitando l’utilizzo di motori a scoppio, andando così a scongiurare emissioni inquinanti.

Il drone ha richiesto tre anni di progettazione con tecnici e ingegneri. E da qualche settimana ha visto la luce con i primi impieghi in Toscana.

Il progetto ha già suscitato interesse in tutta Europa. Tanto che Montebianco Costruzioni ha già pianificato una seconda linea di droni. Si tratta di macchine più piccole, capaci di raggiungere i 35 metri d’altezza ma con le medesime caratteristiche tecniche di Falco, da mettere a noleggio a disposizione di tutte le imprese d’Italia e d’Europa del settore.

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