6 Ottobre 2023

Pista di Peretola, le osservazioni dei Comuni di Prato, Campi e Sesto al nuovo procedimento Via-Vas

Fra le criticità ravvisate dai tecnici comunali c'è il peggioramento dell'inquinamento acustico nelle zone abitate di Cafaggio e Gonfienti


Mancata ottemperanza alle pronunce del Tar e del Consiglio di Stato. Mancata considerazione dell’opzione “zero”, ovvero della non realizzazione dell’opera. Evidente peggioramento dell’impatto acustico e richieste di approfondimento per la zona residenziale di Cafaggio, che presenta diversi ricettori sensibili comprese alcune scuole, e dell’abitato di Gonfienti. Sono i punti salienti delle osservazioni che il Comune di Prato ha presentato al Ministero dell’Ambiente a proposito del procedimento integrato di VIA-VAS presentato da Toscana Aeroporti per l’ampliamento dello scalo di Peretola. Dopo che nel 2020 il Consiglio di Stato ha bocciato definitivamente la precedente Via sul progetto di pista parallela, i gestori del Vespucci hanno presentato una revisione del piano di sviluppo aeroportuale, accorciando di 200 metri la lunghezza della pista (2.200, anziché 2400) e orientandola in maniera leggermente diversa, declinata-convergente all’autostrada. Le nuove rotte, in atterraggio, prevedono il sorvolo di Cafaggio-Le Fontanelle a quote di 490 metri; di Capezzana a 660 metri. Mentre in decollo la quota di sorvolo prevista sulle stesse Cafaggio e Fontanelle sarà attorno ai 1150 metri.
Elementi che già in questa prima fase hanno spinto i tecnici comunali a sottolineare potenziali criticità, riservandosi di affidare specifici incarichi a consulenti esperti per approfondire aspetti cruciali per una valutazione esaustiva degli impatti sul territorio di Prato.
Anche i Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino hanno presentato le proprie osservazioni al Ministero dell’Ambiente contro il progetto di nuova pista. L’amministrazione di Campi, con il neosindaco Andrea Tagliaferri ha motivato il parere negativo con ragioni ambientali, acustiche – con ricadute in particolare su villa Montalvo e Capalle – e urbanistiche.
Tante le criticità segnalate anche dall’amministrazione di Sesto Fiorentino, i cui tecnici hanno ravvisato la distruzione degli habitat e delle aree umide della piana, il rischio bird-strike, l’incompatibilità con strumenti urbanistici vigenti e nuovo consumo di suolo.

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