3 Novembre 2023

Alluvione, la situazione nelle parrocchie a Prato. Allagate le aule del catechismo a Maliseti, fango nella chiesa di Gamberame

Acqua anche alla Regina Pacis a Santa Lucia e nella badia di Vaiano. Risparmiate le pievi di Figline e Sant'Ippolito in Piazzanese. Aperti punti di accoglienza a Vaiano e Mercatale di Vernio


La chiesa di San Giovanni Battista a Maliseti e della Regina Pacis a Santa Lucia a Prato, la badia di Vaiano e la chiesa di San Leonardo in Gamberame in Valbisenzio. Sono le parrocchie più colpite dalla forte ondata di maltempo che ha attraversato il territorio pratese nella giornata di ieri.

A Maliseti sono completamente allagati gli ambienti parrocchiali che si trovano nel sottosuolo. «Nelle aule di catechismo, nelle stanze della Caritas, della Ronda della Carità e della Misericordia c’è almeno un metro d’acqua. Mai vista una cosa del genere», dice il parroco mons. Santino Brunetti. A Santa Lucia la chiesa della Regina Pacis ha riportato l’allagamento del sottosuolo dove si trovano il salone, una cucina e due aule di catechismo.

 

 

Nelle altre zone cittadine dove si registrano le situazioni più critiche sono state invece risparmiate le pievi di San Pietro a Figline e di Sant’Ippolito in Piazzanese.

Tra le parrocchie colpite dall’alluvione segnaliamo anche quella dei Santi Martiri nella zona del Cilianuzzo. Anche qui l’acqua ha raggiunto gli ambienti pastorali posti nel sottosuolo rispetto alla chiesa che è sopraelevata. Sono entrati pochi centimetri d’acqua nel sala teatro, nelle aule di catechismo e nella sede del gruppo scout, ma tanto è bastato per riempire tutto di fango. Il parroco don Gianni Gualtieri insieme ai ragazzi scout è stato impegnato tutto il giorno nella ripulitura degli ambienti, che probabilmente proseguirà fino a lunedì.

Ma andiamo in Valbisenzio. A Gamberame, nella parte bassa del paese, quella che si trova vicino all’argine del Bisenzio, la chiesa parrocchiale è stata invasa dall’acqua e dal fango. Allagati anche la sacrestia e gli archivi della parrocchia. «Si è salvato invece il Santissimo Sacramento», dice il parroco don Mirko Choroszy, impegnato fin da questa mattina insieme ad alcuni parrocchiani a togliere terra e detriti. Domenica la comunità celebrerà la messa alle ore 11,30 nella vicina chiesa di Faltugnano.

 

 

A Vaiano, nella badia di San Salvatore, è entrata l’acqua coprendo il pavimento fino al primo gradino del presbiterio. Questa mattina era già defluita e il parroco don Marco Locati è stato aiutato da un nutrito numero di parrocchiani a ripulire il pavimento e le panche sporcate dal fango. Nelle prossime ore si capirà se domenica potranno essere celebrate le messe festive in chiesa e secondo il consueto orario. Altrimenti le funzioni si terranno negli spazi occupati un tempo dal circolo parrocchiale.

Rimandato il conferimento delle cresime a San Lorenzo a Usella.

Accoglienza sfollati. La parrocchia di Vaiano e quella di Mercatale di Vernio hanno messo a disposizione i propri ambienti per accogliere le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. A Vaiano è disponibile il Centro pastorale, mentre a Mercatale ci sono gli ambienti del circolo dotati di cucina. A Schignano il parroco don Luigi D’Arco ha aperto le porte della canonica a due anziani bisognosi di riparo e di un aiuto.

Nel complesso museale di San Domenico è stato allestito un presidio per accogliere persone sfollate. La Protezione civile, in accordo con la Diocesi di Prato, ha sistemato nel primo piano del Museo – la cosiddetta sala rossa – una quarantina di brandine e il necessario per dare un alloggio temporaneo a persone sfollate. Questa notte il presidio ha accolto una quindicina di persone, famiglie con bambini, residenti in via Palandri a Santa Lucia, che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per pericolo frane e smottamenti. In mattinata gli sfollati sono tornati nelle loro case. Il punto di accoglienza in San Domenico rimarrà aperto nelle prossime ore in caso di bisogno.

 

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