28 Novembre 2023

Coi bus non si scherza: sanzioni ad Autolinee Toscane, segnale per tutti

L'azienda tentò di minimizzare le proteste per i disservizi post allagamenti. Ora è chiamata alle sue responsabilità


Qua la mano all’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli che nell’incontro coi sindaci dell’area pratese ha annunciato sanzioni a carico di Autolinee Toscane per le corse saltate o non effettuate senza giustificato motivo nei giorni successivi agli allagamenti del 2 novembre. “Doveroso e inevitabile – ha annunciato l’assessore regionale ai trasporti – laddove ci siano stati salti di corse ingiustificati che il soggetto pubblico, quindi la Regione, proceda contro il gestore”.

Non è frequente ascoltare parole così nette e un linguaggio così chiaro da parte di un ente committente nei confronti del gestore di un pubblico servizio.
Parole importanti, per molteplici punti di vista:

1) la Regione assolve alla funzione di controllore del “come” tecnicamente viene svolto il servizio, mettendone in luce lacune, errori, inefficacia segnalate dai cittadini ed avvenute si loro danni. Troppe volte un ente esaurisce gli sforzi nell’assegnare l’incarico, senza sorvegliare sull’esecuzione;

2) da parte sua l’assessore Baccelli aveva rilevato d’ufficio (ed esposto nell’intervista a www.tvprato.it di domenica 26) carenze nella comunicazione sia riguardo all’entrata in vigore della riorganizzazione delle corse T2 del 1° novembre, sia per le corse durante la fase post-alluvionale;

3) in seguito alle proteste degli utenti per i disservizi successivi agli allagamenti (corse soppresse senza annuncio o interrotte facendo scendere gli studenti a 700 metri dalla mèta ecc.) Autolinee Toscane aveva chiesto tempo per evitare di affrontare la riorganizzazione “sotto la carica emotiva delle proteste in corso”.
Atto di particolare sgradevolezza e per niente rispettoso dell’utenza che aveva riportato danni gravissimi dall’alluvione. I sindaci, le famiglie degli studenti, i dirigenti scolastici hanno fatto capire che si doveva intervenire subito. La Regione ha completato l’opera;

4) La Regione, sanzionando, ha avvertito che è inutile cercare la complicità di chi ha assegnato l’incarico e strizzare l’occhio al “padrone”. Dando un segnale preciso al gestore e a quel mondo politico pronto a ricorrere a ideologie e analisi del contesto socio economico per giustificare problemi reali, errori tecnici, responsabilità circostanziate.
Se l’ospedale di Prato finisce allagato dopo tre ore di pioggia è perché costruito male, non conseguenza di settant’anni di scelte urbanistiche e di sviluppo economico. La gente che vota preferisce l’ammissione di un errore (tanto più se fatto da altri) ad acrobatiche giustificazioni di parte.

Si attende ora che la Regione annunci l’entità delle sanzioni promesse.

 

Buongiornoprato@@tvprato.it

 

disegno di Marco Milanesi

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