15 Gennaio 2024

Cybersecurity e aziende fra danni alla produzione, privacy e responsabilità verso terzi

Come una polizza d'assicurazione può mitigare i danni e l'impatto, talora devastante, di imperizia, errori e attacchi degli hacker


La sicurezza informatica è un tema molto serio, spesso poco conosciuto nella reale portata dei suoi esiti. Per le aziende, i cyber rischi rappresentano una minaccia tangibile e paragonabile ai rischi fisici, con potenziali effetti a catena devastanti.
In un’epoca di continua innovazione tecnologica, il cyber risk rappresenta una minaccia significativa per le aziende, coinvolgendo la sicurezza delle informazioni nei loro sistemi informatici, tra cui database, hardware e software. Questo rischio si manifesta attraverso violazioni, furti o distruzioni di dati cruciali, causati da incidenti o azioni deliberate, quali gli attacchi hacker. Di conseguenza, diventa sempre più importante adottare strategie di cyber security efficaci per salvaguardare i dati aziendali essenziali.

Il rischio informatico non è però un tabù di fronte al quale sentirsi disarmati, al punto di non prenderlo in considerazione o, al contrario, al punto di ritenere così inevitabili i suoi peggiori effetti da privarci di quanto la tecnologia può offrirci.
Le misure vanno invece prese e si possono prendere, tanto con una robusta e inderogabile sicurezza informatica quanto sfruttando le possibilità che ci offre il mercato assicurativo per mitigare i danni provocati, sempre ingenti anche quando marginali, da un attacco degli hacker. Il tema è del resto caldo, come dimostra l’intensficarsi delle minacce alla sicurezza informatica in questi anni, caratterizzati prima dalla pandemia e poi dall’accendersi di conflitti combattuti anche attraverso massicci attacchi informatici che, pur avendo nel mirino istituzioni e multinazionali, colpiscono chiunque, dall’imprenditore più attento all’utente privato.

Ma quali sono i principali rischi e le principali possibilità di mitigare il danno attraverso il mercato assicurativo? Alcune risposte ce le forniscono gli esperti e i consulenti di Near Broker.

La centralità del rischio informatico (IT)

In che modo le soluzioni assicurative possono essere efficaci strumenti di mitigazione del crescente impatto del rischio IT sulla gestione generale del rischio e sulle stesse strategie operative aziendali?

Le aziende possono trasferire parte del rischio informatico al mercato assicurativo.
Queste soluzioni, beninteso, non sostituiscono la necessità di una robusta sicurezza informatica, ma rappresentano un importante supporto nella mitigazione dei danni, anche devastanti, provocati da un attacco informatico che si verifica principalmente attraverso l’impiego di malware, in particolare di ransomware, e l’applicazione di tecniche non convenzionali che conducono a violazioni dei dati. Inoltre, metodi come il phishing e l’ingegneria sociale rappresentano anch’essi una minaccia significativa in questo contesto.
Calibrare le esigenze e gli effettivi rischi dell’azienda, sono probabilmente l’unico argine a perdite anche considerevoli e in alcuni casi addirittura tali da compromettere il futuro stesso dell’attività colpita.

Come scegliere consapevolmente una strategia di difesa, sia attiva che, in particolare, assicurando il rischio?

L’importante è affidarsi a esperti, a staff capaci di orientarci al meglio tanto sul tema particolare della sicurezza informatica quanto sul mercato assicurativo. Noi, per assumere queste informazioni lo abbiamo fatto, rivolgendoci a Near Broker, realtà capace di costruire con il cliente una protezione assicurativa a prova di esigenze reali e personali, di ogni singola azienda, calibrata sull’effettivo rischio e sull’impatto che questo può avere sulle attività quotidiane e i possibili danni.

Ma quali sono concretamente questi rischi e come ci possiamo proteggere?

Come osservano da Near Broker, alcune distinzioni sono necessarie, quanto meno per procedere con ordine nella costruzione di una polizza.
Ogni soggetto economico può mitigare l’impatto della perdita o dei danni al patrimonio digitale dell’azienda come gli archivi, gli strumenti, le licenze che gli permettono di produrre e offrirsi al mercato.
Un capitolo particolare riguarda il furto di denaro o, comunque, il danno economico diretto. Non possiamo trascurare, come ci insegnano tanti casi quotidiani, l’eventualità di incorrere in una vera e propria estorsione da parte dei criminali informatici che, come sovente capita, riescono a bloccare i dati e i sistemi della vittima, persona o azienda che sia, chiedendo un riscatto per poterle permettere di riaccedere ai propri sistemi e ai propri archivi. Va da sé che il furto di denaro da carte e conti sono sempre possibili.
Per le aziende industriali, l’interruzione delle operazioni a causa del blocco delle reti e dei macchinari produttivi si rivela particolarmente critica. Spesso, queste situazioni portano a richieste di riscatto per ripristinare la normale attività produttiva.

Ma c’è molto di più, e lo sappiamo. Il mercato assicurativo può infatti sostenerci orientadoci o mitigando la portata dell’evento subìto anche per quel che riguarda i danni reputazionali e la copertura di danni che involontariamente, una volta attaccati, possiamo provocare a terzi. Si tratta, specie quando si intrattengono rapporti intensi con clienti e fornitori, della perdita dei loro dati, talora sensibili, e tutti quei danni legati a fughe e furti di dati o all’utilizzo fraudolento dei nostri sistemi da parte dei criminali. Circostanze, queste, che avrebbero richiesto una protezione più efficace ma che erano e sono pur sempre possibili.
In tutti questi casi, una copertura Cyber non è, appunto, il sostituto di una robusta sicurezza informatica, ma crea una seconda linea di difesa per mitigare i danni e i relativi costi. Spesso devastanti.

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