2 Gennaio 2024

Saldi, sale l’attesa per la partenza. Confcommercio: “Sferzata per gli acquisti dopo Natale”. Confesercenti chiede di rivedere le norme degli sconti

Si parte il 5 gennaio, con sconti iniziali nella media del 20-30%. Tricomi: “Adesso ampio assortimento di capi invernali a prezzi minori”


I saldi invernali al via dal 5 gennaio, per sessanta giorni consecutivi, portano in dote aspettative positive per i commercianti, dopo un mese di dicembre caratterizzato da un buon incremento delle vendite legate ai regali di Natale, ma anche da temperature che hanno messo in stand by i capi invernali. Lo dice l’ultimo report di Confcommercio, che ha sentito un campione di attività associate. In attesa del freddo autentico, quindi, i negozi che si preparano ai saldi potranno proporre un assortimento ampio e contano su questo periodo per uno sprint rispetto, appunto, ai capi più pesanti.

“Attendiamo questo momento con ottimismo – dice Dina Logi, del negozio Acqua e Limone – perché può dare un’ulteriore spinta agli acquisti, dopo la fase dei regali di Natale. In particolare, ci aspettiamo di vendere i capi più pesanti, quelli rimasti più in stand by a causa delle temperature non ancora tipicamente invernali. I saldi saranno sicuramente un’ottima occasione per creare affluenza in città”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alessandra Coppini, del negozio omonimo: “Chi verrà per i saldi troverà un ampio assortimento, perché la stagione invernale dal punto di vista climatico non è ancora partita davvero. Sarà quindi l’occasione per acquistare articoli di livello importante a prezzo più contenuto. Noi partiremo con un 20-30% di sconto”.

“Le aspettative sono interessanti – è il commento di Sergio Scarpelli, del negozio di calzature che porta il suo cognome – anche alla luce del fatto che l’alluvione ha stoppato una serie di acquisti che ora possono ripartire. Oltre a questo, il clima che deve ancora diventare invernale favorisce l’assortimento di prodotti che adesso possono essere presi a sconto. Noi partiremo con un 30% di media”.

“Di sicuro – osserva il presidente interprovinciale di Federmoda, Sergio Tricomi – siamo di fronte ad una stagione anomala e che anche le abitudini dei consumatori cambiano. A fronte di questo, rileviamo che il Natale è andato bene e che, adesso, i saldi rappresentano una chance ulteriore. Chi li ha aspettati troverà negozi molto forniti, perché il clima non ancora invernale e la recente alluvione hanno rimandato l’appuntamento con i capi più invernali. Bene anche la data unica di inizio sconti”.

“Quello dei saldi – commenta il direttore di Confcommercio, Tiziano Tempestini (nella foto sotto) – è sempre uno dei periodi più attesi dell’anno, tanto da parte degli acquirenti, quanto dal lato dei commercianti. Dopo il trend positivo registrato per le festività natalizie, è un’altra occasione per dare una spinta al commercio e per favorire la frequentazione attiva del centro storico. Il fatto che l’inverno vero debba ancora arrivare favorisce una dinamica di interesse verso capi invernali che sono ancora largamente disponibili, ma a prezzi più contenuti. Questo immette energie nuove all’interno di un segmento che viene da un periodo particolarmente impegnativo”.

Assemblea annuale Confcommercio – Tempestini Acerboni/FotoCastellani

 

“Bisogna rivedere le norme che disciplinano le vendite di fine stagione”, commenta Lisa Salvatore, presidente Fismo Confesercenti Prato (nella foto sotto). “I saldi iniziano in un periodo eccessivamente precoce rispetto al fine stagione, laddove, se si espletassero nel giusto periodo, rappresenterebbero un’occasione di grande interesse economico, sia per gli operatori commerciali che per i consumatori. Le piccole e medie imprese del commercio non hanno un sufficiente lasso di tempo per commercializzare le merci a prezzo pieno, e si vedono costrette a svendere a saldo per seguire l’onda dettata da GDO e commercio online. A ciò si aggiunge il fatto che le condizioni climatiche, con le temperature praticamente estive che si sono protratte durante tutto il periodo autunnale, hanno pesantemente condizionato negativamente il lancio della vendita di capi invernali: la stagione fredda, a quanto pare, arriverà solo dopo l’avvio dei saldi, con Burian. Per questo, come Fismo, continuiamo a chiedere di posticipare l’inizio degli sconti ad una data più vicina a quella della vera fine della stagione”.

 

Lisa Salvatore, presidente Fismo Confesercenti Prato
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