A più di 13 anni dalla sua chiusura, sembra essere davvero arrivato a conclusione l’intervento di ripristino del sottopasso di via Ciulli, che sarà riaperto al passaggio dei veicoli nel mese di maggio. Era il 5 ottobre 2010 quando morirono tre donne, rimaste bloccate nel tunnel allagato, che in seguito venne sequestrato. Infinite proteste dopo – quelle da parte dei cittadini che chiedevano la riapertura di un collegamento importante tra via Ciulli e via Pistoiese – e molte richieste dopo – quelle del Comune di dissequestrare, intanto, l’area -, questa storia vedrà la parola fine.
“Dagli iniziali 60mila euro, i lavori sono costati più di 200mila euro”, ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni
Decisiva ai fini del dissequestro del sottopasso – avvenuto solo nel 2022 – è stata la realizzazione della nuova cassa d’espansione di fronte al nuovo ospedale a cura dell’Asl nell’ambito del progetto per la costruzione della nuova palazzina del Santo Stefano. L’opera idraulica sdovrebbe salvaguardare sia il nosocomio con la sua nuova palazzina sia il sottopasso di via Ciulli in caso di piogge intense. A meno che non si verifichi un evento analogo a quello del 2 novembre, quando anche il pronto soccorso si è allagato.
“Quello che è successo il 2 novembre è assolutamente sopra quelle che sono le frequenze di dimensionamento per la realizzazione di questo tipo di opere”, ha detto il direttore dei lavori David Malossi:
