16 Febbraio 2024

Traffico internazionale di veicoli con base a Prato: scoperto pregiudicato che si era intestato 600 mezzi in modo fittizio

L'operazione ha portato al sequestro di beni per oltre 1 milione di euro. Tre le persone indagate


Maxi operazione della Guardia di Finanza su un traffico internazionale di automezzi con intestazione fittizia. L’operazione, condotta dalle Fiamme gialle di Gorizia con i colleghi di Prato e Firenze e coordinata dalla Procura di Prato, ha portato al sequestro di beni per oltre un milione di euro: abitazioni, aziende e depositi di veicoli che erano nella disponibilità del sodalizio criminale che commercializzava illecitamente autoveicoli. Tre le persone indagate. I reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di truffa aggravata ai danni dello Stato, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falsità ideologica.
Le indagini sono partite dal controllo di un autocarro con targa rumena, avvenuto nei pressi del confine tra Italia e Slovenia, risultato immatricolato sia in Italia che in Romania. Ulteriori accertamenti hanno consentito alla Guardia di Finanza di scoprire l’esistenza di un parco auto composto da oltre 600 veicoli tutti intestati ad un cittadino italiano residente a Prato, con a carico numerosi precedenti penali.
Grazie a una serie di controlli incrociati e alla collaborazione delle autorità rumene e bulgare, gli inquirenti hanno appurato che i veicoli erano stati tutti acquistati dal pregiudicato, che se li era intestati in modo fittizio attraverso il ricorso indebito alla pratica della cosiddetta “mini-voltura”, con la relativa sospensione del bollo auto. I mezzi poi venivano concessi in uso ad altri soggetti. Una pratica questa vietata. La legge consente infatti ai titolari di aziende operanti nel settore automobilistico di pagare a tariffe molto agevolate il passaggio di proprietà sulle autovetture e di non corrispondere la tassa automobilistica fino all’avvenuta vendita delle stesse.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli automezzi venivano re-immatricolati ed esportati illegalmente all’estero oppure noleggiati ad altri soggetti, quasi tutti con precedenti penali e/o clandestini. L’attività era svolta completamente in nero e la maggior parte dei veicoli è risultata gravata da fermi amministrativi.

Le perquisizioni eseguite tra Prato e Firenze hanno consentito di individuare altri due soggetti, un italiano e un rumeno, che gestivano un deposito di autoveicoli di fatto adibito a discarica abusiva per rifiuti speciali e pericolosi. Complessivamente sono stati sequestrati 135 veicoli, l’area di discarica oltre a contanti ed assegni per circa 12.200 euro, trovati in casa di uno degli indagati.
Gli inquirenti hanno notificato inoltre più di 300 verbali di contestazione per le violazioni al codice della strada, per un totale di sanzioni amministrative di circa 153.000 euro.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments