7 Marzo 2024

Il Consorzio vino di Carmignano chiede riconoscimento ministeriale

Avrà competenze su tre denominazioni, dal Barco al Vin Santo


Il “Consorzio di tutela dei vini Carmignano”, che riunisce 16 produttori dei vini di Carmignano, praticamente la quasi totalità, ha dato il via agli adempimenti necessari alla sua costituzione e al suo successivo riconoscimento da parte del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Si tratta del passaggio fondamentale, spiega una nota, che fornirà al Consorzio tutti gli strumenti necessari per la sua piena efficienza operativa, all’interno della Comunità europea, nei compiti ai quali è delegato. Il consorzio avrà competenze su
tre Denominazioni: vini Carmignano Docg, vini Barco Reale di Carmignano Doc (rosso e rosato) e Vin Santo di Carmignano Doc.

“Il riconoscimento ministeriale – sottolinea la vicepresidente della Regione Toscana e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi – è fondamentale per consentire al Consorzio di ampliare i propri orizzonti operativi in ambito comunitario. In questo momento ci sono temi molto sensibili, come la salute del consumatore e la sostenibilità del prodotto e su questi argomenti sarà di grande importanza la presenza qualificata di Carmignano che, ricordiamolo, è una delle denominazioni più antiche del mondo, visto che nacque grazie al decreto di Cosimo III nel 1716”.

Per il presidente del consorzio Fabrizio Pratesi, “siamo molto soddisfatti per la ampia e convinta partecipazione dei produttori operativi nel comprensorio di Carmignano. Questa partecipazione dimostra la volontà degli imprenditori di collaborare in maniera sempre più stretta al fine di puntare a livelli qualitativi alti e uniformi per tutta la denominazione. I risultati in termini di premi e di riconoscimenti ottenuti da Carmignano ci incoraggiano a lavorare sempre più convinti in questa direzione”.

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