16 Marzo 2024

Le inchieste di Presadiretta si occupano di inquinanti Pfas e da Prato raccontano una esperienza positiva

L'inviato della trasmissione visita l'azienda chimica Daykem che non prevede l'uso questo tipo di sostanze, invece molto utilizzate nel settore tessile


Nella prossima puntata di Presadiretta si parlerà anche di Prato. La squadra di Riccardo Iacona si è occupata degli Pfas, sostanze per-e poli fluoroalchiliche, definite “inquinanti eterni” perché si trovano nell’acqua, nei cibi, addirittura si trasmettono di madre in figlio e per è necessaria una temperatura di almeno 1000 gradi.

Presadiretta racconta questo nemico invisibile attraverso un viaggio nelle zone più contaminate in Italia e nel resto di Europa. In Veneto, dove tutto è iniziato e dove la Miteni ha prodotto Pfas per oltre 50 anni e ora deve affrontare un processo per disastro ambientale. In Piemonte, dove il gruppo chimico belga Solvay produce tuttora Pfas.

Nel viaggio in Toscana, dove una nuova indagine di Greenpeace conferma che alcuni distretti industriali contribuiscono alla contaminazione da Pfas delle acque superficiali, l’inviato della trasmissione, Giuseppe Laganà si ferma anche a Prato, ma lo fa per raccontare una esperienza positiva, quella dell’azienda chimica Daykem. “Cercavo proprio un esempio italiano nel settore tessile che non utilizzasse i pfas nelle lavorazioni, perché il settore nel suo complesso, tra pelletterie, tappezzerie e indumenti, è responsabile del rilascio in ambiente di migliaia di tonnellate di pfas ogni anno e questo esempio l’ho trovato proprio a Prato nel più grande distretto tessile d’Italia”, afferma Laganà.

Riguardo all’inquinamento da Pfas “l’Italia non si è pronunciata in merito, nonostante sia teatro di alcuni dei più gravi casi di contaminazione in Europa – si legge nella note di presentazione della prossima puntata di Presadiretta –. Migliaia di persone che vivono nelle zone contaminate soffrono di patologie anche mortali e l’industria sta cercando di correre ai ripari con nuove tecnologie per “vivere senza Pfas”. Ma liberarsi di queste sostanze tossiche non è facile e bonificare fiumi e terre avvelenati richiede un costo molto alto tanto che la giornalista di Le Monde Stéphane Horel ha detto: l’inquinamento dei Pfas rappresenta la bancarotta dell’epoca moderna”.

Il titolo della puntata di lunedì 18 marzo (in onda alle 21,20 su Rati Tre) è Stop ai veleni, un racconto di Riccardo Iacona, con Teresa Paoli, Paola Vecchia, Giuseppe Laganà, Raffaele Marco Della Monica, Fabio Colazzo, Matteo Del Bò.

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