Imprese, Bugetti (Pd): “Necessario un patto tra istituzioni e parti sociali per la ripartenza in sicurezza”

«Un patto forte tra istituzioni e parti sociali per gettare insieme le basi per poter ripartire in sicurezza il prima possibile». È la proposta della consigliera regionale Pd Ilaria Bugetti nell’ambito delle azioni per arginare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.

«Dalle imprese e dai lavoratori ci arriva un grido d’allarme circa l’impatto economico che l’emergenza Covid-19 sta avendo ed avrà sulla loro attività e sulla loro vita presente e futura – spiega la consigliera –. Un allarme che non può essere ignorato e che deve essere oggetto di un patto serio tra istituzioni, sindacati e associazioni di categoria affinché ci si confronti e si lavori insieme con il comune obiettivo di mettere in sicurezza le attività produttive per farle ripartire il prima possibile».

«Trovo quindi legittima e giusta la battaglia per una riapertura economica in sicurezza, alla quale mi unisco, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che esorto a portare queste tematiche sul tavolo del governo – prosegue Bugetti –. Da giorni anch’io la sto sostenendo e mi sto impegnando affinché non ci si interroghi solo sul “quando” ma anche sul “come” della ripartenza. Solo attraverso un confronto tra tutti i soggetti in campo (imprese, lavoratori, associazioni di categoria, sindacati e istituzioni) si potrà infatti essere pronti a ripartire, e nel modo giusto, quando la situazione sanitaria (la cui tutela rimane una priorità assoluta) lo consentirà e non avere ulteriori contraccolpi. Un’esigenza particolarmente urgente per quelle aziende i cui prodotti sono deperibili e che quindi hanno estrema necessità di evadere al più presto gli ordini ricevuti. La posta in gioco è alta: ne va della sopravvivenza di una parte fondamentale della Toscana che è quella imprenditoriale, il cui cedimento avrebbe ripercussioni enormi prima di tutto sui lavoratori e poi, di riflesso, su tutta la nostra comunità».

«È importante, all’interno di questo quadro – aggiunge la consigliera –, anche che si continui a spingere affinché da parte delle banche, che sono chiamate in questo momento a fare la propria parte, ci sia un’immissione di liquidità a tassi zero per le imprese. Molto è stato fatto ma dobbiamo vigilare e far sì che sia dato seguito alle richieste delle imprese il più possibile».