10 Giugno 2021

Tv2000 racconta le suore Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano


TV2000, emittente televisiva nazionale, dà spazio alle suore “Minime del Sacro Cuore” di Poggio a Caiano. Fra le 15:20 e le 16 di questo venerdì 11 giugno la tv di ispirazione cattolica trasmette un lungo servizio da Poggio a Caiano, proprio nel giorno di chiusura della “porta santa” per l’anno giubilare dell’Istituto religioso fondato dalla Beata Margherita Caiani.

Le telecamere di “Siamo noi”, programma di punta dell’emittente, sono entrate nella cappella di fondazione e racconteranno, con immagini e un’intervista alla madre generale suor Salvatorica, il significato di queste quattro giornate fra l’apertura (martedì 8 giugno con il vescovo Fausto Tardelli) e la chiusura della “porta santa” (attorno alle ore 22 di venerdì 11 giugno dopo una Celebrazione Eucaristica presieduta da fra Livio Crisci “provinciale” dei Minori Francescani).

Per l’intera giornata di venerdì 11 è prevista l’adorazione eucaristica continua (iniziata già da giovedì con una Messa presieduta dal francescano Sandro Guarguaglini e con l’esposizione del Santissimo fino alle ore 24): chi vorrà potrà dunque pregare in silenzio, nella chiesa interna all’istituto.

Il rito della “porta santa”, la porta che consente di entrare nello spazio dove all’inizio del Novecento si riunirono le prime suore con la giovane Margherita, è stato reso possibile da un decreto vaticano. Chi, in questi giorni, attraversa questa “porta”, e lo fa in modo consapevole sostando in preghiera davanti alle spoglie della Beata, riceve l’indulgenza.

Ha destato particolare attenzione l’incontro con il monaco Guidalberto Bormolini, dei “Ricostruttori nella preghiera”, svolto mercoledì sera con grande partecipazione nel piazzale dell’Istituto. Il religioso ha parlato di dolore e speranza al tempo della pandemia. Prima di lui tre testimonianze: la geriatra Angela Colombini con gli infermieri Alessio Balis e Gabriele Panci hanno raccontato il vissuto, dall’interno degli ospedali e dal 118, sulle fasi più acute della pandemia. In serata sempre padre Bormolini aveva amministrato, a un gruppo di persone anziane e malate, il sacramento della Unzione degli infermi. Un modo per sottolineare uno fra i carismi della Beata Caiani: lo stare accanto alle persone indebolite dalla malattia e a quelle vicine a “sorella morte”.

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