25 Novembre 2025

Assolto il 17enne accusato di aver ucciso un uomo nei giardini di via Baracca

Il minorenne era finito in carcere sei mesi fa, prima dell'assoluzione del tribunale.

Non è stato il minorenne finito in carcere sei mesi fa a uccidere Vladimr Lleshi l’8 maggio scorso in un giardino pubblico nei pressi di via Baracca. E’ quanto stabilito dal tribunale dei minorenni che ha assolto il ragazzo, 17 anni, difeso dall’avvocato Massimiliano Tesi, nel processo in rito abbreviato. Il pm aveva chiesto una condanna a 12 anni. Il 17enne, che era accusato di omicidio, rissa aggravata e porto abusivo di armi, è stato assolto dall’accusa più grave e condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) per le altre due dal collegio del tribunale di minori. A incastrare il giovane, in un primo momento, furono le dichiarazioni del nipote di Lleshi, che la sera della tragedia era con lui. Il giovane fu messo in carcere. In realtà, dalla perizia, disposta dalla procura, sul cacciavite che fu ritrovato ai giardini, non sono emersi elementi utili che conducessero all’indagato. Sulla presunta arma del delitto non sono state trovate né tracce di sangue né tanto meno le impronte digitali del ragazzo. Come ha sostenuto la difesa, il nipote della vittima che aveva indicato il minore come l’autore dell’omicidio, ha cambiato più versioni nel giro di pochi giorni. Il minorenne è stato scarcerato. Restano indagati dalla procura di Prato gli altri giovani, tutti maggiorenni, che si fronteggiarono l’8 maggio: uno che si trovava con l’imputato e gli altri due con la vittima, fra cui il nipote. Secondo quanto ricostruito dalle indagini della squadra mobile, i due gruppi si erano dati appuntamento ai giardini per “sistemare” una vecchia ruggine, probabilmente legata a una ragazza.