13 Settembre 2022

Elezioni, lo sport infiamma il dibattito. Romei: “Berruto ministro”. La replica di Pieri: “Pd interessato solo ai voti”

Continua a tenere banco il botta e risposta dopo le visite di Berruto (Pd) e Barelli (Forza Italia)


Il dibattito a distanza, anche con rilievo nazionale, sulle politiche sportive a Prato e in Italia, continua a fare discutere centrodestra e centrosinistra. Dopo le accuse reciproche fra Mauro Berruto del Pd e Paolo Barelli di Forza Italia, oggi intervengono gli esponenti locali.

Ecco la posizione di Enrico Romei, consigliere comunale della lista Sport per Prato. “Mauro Berruto ministro dello sport – dice -. Questo auspico da consigliere comunale eletto nella lista “Sport per Prato” e da lavoratore sportivo, dopo aver analizzato i programmi delle varie forze politiche nel tentativo di capire proposte, realizzabilità e peso dato allo sport nel futuro del nostro Paese. Quasi tutti i partiti parlano di sport in maniera sommaria, con quella destra (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) apparentemente destinata al futuro governo nazionale che tra banalità e scivoloni, spicca per la sua narrazione politica da Bar Sport: c’è chi ha promosso convegni quando nel programma vi sono frasi da bacio perugina, chi lo vede in salsa veterofascista e chi intende finanziarlo togliendo soldi alla sanità pubblica, il tutto senza mai entrare merito del “come” verranno rese sostenibili queste presunte azioni. Il Partito Democratico invece, grazie a Mauro Berruto, rinomato manager sportivo e allenatore olimpico, ha oggettivamente fatto un salto di qualità su questo tema. Nel piano strategico “Sport e Cultura del Movimento” individua 5 pilastri e 21 azioni necessarie per lo sviluppo integrato del sistema sportivo nazionale (Sport in carta costituzionale, Ministero dello Sport , Sport scolastico ed educativo, Sport come farmaco gratuito, Sport all’aria aperta), attraverso obiettivi misurabili, garantiti da un piano di chiara sostenibilità economica e da uno Stato Italiano costituzionalmente responsabile della pratica sportiva per tutti e tutte. Per innescare un vero cambiamento nel sistema sportivo italiano serve davvero che il futuro governo determini strumenti più consistenti destinati a regioni e soprattutto comuni, sia in termini economici che di maggior flessibilità amministrativa, sostenendo così l’indispensabile lavoro delle amministrazioni locali. A Prato siamo riusciti a stanziare 4.8 milioni di euro
dedicati alla riqualificazione delle piscine, la cifra più alta mai dedicata a manutenzione straordinaria sportiva dal dopoguerra ad oggi, oltre ad erogare 950.000 euro a supporto delle società attraverso i bandi covid: testimonianza di una certa funzionalità politica, spesso offuscata agli occhi dei cittadini a causa delle lungaggini realizzate e delle fatiche
burocratiche. Quali azioni prioritarie proporrei al ministro Berruto? Rendere ordinaria la cifra “straordinaria” di 1 miliardo di euro proveniente dal Pnrr , recuperandola dall’ extra gettito delle scommesse sportive (oltre 10 miliardi di euro annui) e utilizzandone parte per il contrasto al caro bollette attraverso erogazioni dirette a club ed associazioni sportive. Questa azione servirà a sostenere un mondo messo a dura prova dall’aumento delle bollette , in bilico tra pratica contingentata e chiusura dei suoi soggetti a causa dell’insostenibilità dei costi. Al secondo punto di rendere ordinarie le procedure rapide utilizzate dal Pnrr per la realizzazione dell’edilizia sportiva – riducendo tempi burocratici e mettendo in piedi impianti in tempi accettabili per qualsiasi stato europeo – e la creazione di un piano straordinario biennale di riqualificazione energetica degli impianti esistenti (sempre attingendo alle risorse ordinarie, semplicemente dando una priorità operativa). All’ente pubblico si chiedono risposte sicure e tempi certi nella realizzazione delle varie opere impiantistiche, dato spesso disatteso a causa della fragilità del meccanismo di assegnazione dei cantieri. Terza priorità,
quella di creare finalmente un Ministero dello Sport, che assorba le numerose scatole che gestiscono lo sport italiano affiancando il CONI nella creazione di una vera politica “per lo sport” che comprenda obiettivi (e strumenti) di breve, medio e lungo termine, al fine di frenare il fenomeno dell’abbandono sportivo tra gli adolescenti, una vera e propria erosione formativa della nostro patrimonio sociale. Perciò se davvero ritenete che lo sport, con i suoi principi di solidarietà e cooperazione, possa essere un valore aggiunto della nostra comunità, il 25 settembre andate a votare. Sperando in Berruto ministro dello Sport”.

A seguire arriva la replica di Rita Pieri, candidata al collegio plurinominale del Senato per Forza Italia. “Abbiamo colto nel segno con l’evento sullo sport – replica -. Le reazioni stizzite e confuse dei nostri avversari dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto sia problematico il rapporto tra Pd locale e sport di base. Abbiamo svolto un’iniziativa aperta a tutti, ognuno con sensibilità e bisogni specifici, un’iniziativa con molte discipline rappresentate e non autoreferenziale, come altre. Stiamo raccogliendo richieste e fornendo chiarimenti grazie alla disponibilità dell’onorevole Barelli; soprattutto abbiamo messo al centro il nodo impianti che sono la miglior rappresentazione di come il Pd abbia a cuore lo sport. Noto che la campagna dei nostri avversari si basa su tre punti: delegittimare gli altri sempre e comune, con palesi falsità; cercar di far credere che chicchessia venuto da chissà dove sia tutto sommato “meglio dei pratesi” e che il territorio è e rimane utile solo come serbatoio di voti. Forse. Mi risulta, inoltre, che il candidato Pd a precisa richiesta di un impegno post-voto non abbia risposto. In questo, è perfettamente coerente con i suoi!”.

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