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Cattolico o comunista? L’ultimo mistero di Malaparte

20 Luglio 2022

Cattolico o comunista? Quella di Malaparte in punto di morte fu una doppia conversione? Di questo hanno parlato, nel giorno del 65esimo anniversario della scomparsa del grande scrittore pratese, il critico d’arte don Giuseppe Billi e il direttore di Tv Prato Gianni Rossi. L’incontro, promosso da Walter Bernardi, presidente dell’associazione Curzio Malaparte pratese nel mondo, si è tenuto nel giardino della Gualchiera di Coiano, da tempo teatro di interessanti conferenze culturali.

Tormentato da una malattia polmonare, Malaparte fu ricoverato a Roma nella clinica Sanatrix, dopo un viaggio in Cina. Qui sarebbe avvenuta la doppia conversione: chiese a Togliatti in persona la tessera del partito comunista e ricevette sul letto di morte i sacramenti del battesimo, comunione e cresima da un padre gesuita. Di questo avvicinamento alla fede era certo il celebre giornalista Igor Man, intervistato da Gianni Rossi sulle pagine di Toscana Oggi nel 2008. Nei primi anni Novanta don Billi curò per il Centro Culturale Cattolico di Prato un libro intitolato «L’ultimo viaggio di Malaparte», contenente testimonianze sulla sua conversione.

 

di Giacomo Cocchi