Protestano i lavoratori di scuola e pubblico impiego, lunedi sciopero della Cisl e presidio in Prefettura


Scendono in piazza lunedì prossimo, 1 Dicembre, i lavoratori di scuola e pubblico impiego per lo sciopero nazionale proclamato dalla Cisl. Chiedono il rinnovo del contratto nazionale scaduto da ormai 6 anni, alla luce anche dell’infruttuoso incontro col Governo del 17 novembre scorso.
A Prato e Firenze sono previsti due presidi davanti alle rispettive Prefetture: a Prato in via Cairoli dalle 10,30 alle 12,30. Oltre a chiedere il rinnovo del contratto, i lavoratori denunciano l’inefficienza organizzativa della pubblica amministrazione, gli sprechi nella gestione affiancati a tagli senza criterio, la mancanza di innovazione e di qualità, che meritano i cittadini ma anche chi nel settore pubblico lavora. La macchina pubblica va riformata a fondo, ma per farlo servono politiche serie, non bastano gli annunci e gli spot del Governo.
“In un Paese che dice di voler puntare sul futuro -sottolinea Mauro Spotti, Segretario della CISL-FP di Firenze e Prato- il lavoro pubblico è una risorsa, oggi svilita a causa di poteri e interessi contro i quali il Governo Renzi si ferma e gioca a dividere per il suo personale consenso, non per il bene del Paese. La situazione peggiora ogni giorno. Quello di lunedì non sarà solo uno sciopero, ma una giornata di mobilitazione sociale, per informare i cittadini dei rischi che corrono di vedersi tagliati i servizi, per via di un Governo che non sta affrontando i nodi e le inefficienze vere della macchina pubblica.”

“Da troppi anni –afferma Antonella Velani, segretaria della CISL SCUOLA di Firenze e Prato- i lavoratori della scuola attendono il rinnovo di un contratto che tutti i governi hanno disatteso. Dopo l’ennesimo rifiuto ad aprire un tavolo di discussione l’unica risposta è lo sciopero della categoria, unito a quello di tutti gli altri dipendenti del settore pubblico che vivono lo stesso disagio. Mi auguro che la partecipazione sia ampia perché un segnale forte come una intera giornata di sciopero serva davvero a richiamare l’attenzione sui problemi irrisolti che la scuola affronta da anni con le sole forze dei lavoratori nel totale disinteresse governativo. Tutti i governi riconoscono l’importanza della scuola, ma nessuno affronta davvero il disagio profondo che la attraversa”.

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