26 Aprile 2015

Il Siap sul vigilante in Santa Trinita: “Una sconfitta per lo Stato e una mortificazione per i poliziotti”


“Demandare compiti sostanzialmente di presidio e controllo del territorio a soggetti privati oltre ad essere una sconfitta dello Stato è mortificante per gli operatori di Polizia preposti a tale scopo tra mille difficoltà sia di carattere legislativo che organizzativo, legato alla carenza di uomini e mezzi”. E’ il commento del segretario generale del Siap di Prato Luigi Merola alla notizia che in Santa Trinita alcuni aderenti dell’omonimo Consorzio hanno deciso di autotassarsi per ingaggiare un vigilante che effettuerà ronde notturne il venerdì e il sabato per prevenire furti e spaccate (LEGGI L’ARTICOLO).
“Un progetto concertato con la Prefettura, la Questura e il Comune, le istituzioni che danno il via libera ai cittadini di farsi carico di ulteriori spese, per ricevere un servizio che deve essere garantito dallo Stato, che quindi deve essere preteso, visto che è già sostenuto dai cittadini stessi attraverso i “contributi ”(tasse) che versano allo Stato – incalza Merola
Come non abbiamo condiviso le “Ronde” leghiste, non possiamo rimanere in silenzio davanti alla legittimazione di un’iniziativa del genere che grava ulteriormente sulle tasche dei cittadini.
Dopo i militari del progetto strade sicure percepiamo l’ennesimo atto di delegittimazione del lavoro delle forze di polizia, mortificate anche dai tagli lineari che continuano a subire da oltre 10 anni.
No alla militarizzazione delle città, no alla privatizzazione della sicurezza – prosegue il segretario del sindacato di polizia –
Ci rammarica che esponenti politici sostengano tali iniziative al posto di “sbattere i pugni” nelle sedi preposte affinché si arrivi ad una revisione, particolarmente, del Codice di Procedura Penale; si preferisce agire ancora una volta in maniera populista, sventolando un’altra soluzione “tampone” visto che in assenza di leggi, anche l’utilizzo dei carri armati sarebbe funzionale soltanto a spostare il problema su altre aree della città.
Questa decisione, secondo noi, oltre a infrangere il principio di sicurezza partecipata, cioè di collaborazione reciproca tra cittadini e forze di polizia, indispensabile nella prevenzione dei reati predatori in particolare, finisce per incrementare la sfiducia della gente nelle forze dell’ordine ed alimentare i principi della territorializzazione della sicurezza ovvero della sicurezza fai da te, sfumando sempre di più i confini fra diritto pubblico e privato”.

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Luka Sposy
Luka Sposy
8 anni fa

Il disappunto sulle ronde “leghiste” non penso sia stato discusso nell’incontro di vetrina fatto con Matteo Salvini. La fiducia si guadagna anche con la coerenza.