2 Settembre 2015

Banca Popolare di Vicenza, manifestazione di protesta dei soci. Anche i sindacati sul piede di guerra


Soci e dipendenti della Banca Popolare di Vicenza sul piede di guerra. I primi – compresi quelli pratesi – sono pronti a manifestare sabato 12 settembre contro la svalutazione delle quote del 23% (da 62 a 48 euro) e la decisione della Banca di non accettare la proposta di conciliazione di coloro che avevano mosso azione legale per recuperare i soldi investiti.
Anche i dipendenti contestano i vertici dell’istituto di credito: i conti della semestrale al 30 giugno 2015 hanno fatto registrare un passivo di oltre un miliardi di euro e la Banca ha promosso un nuovo aumento di capitale di 1,5 miliardi. Le perdite si spiegano con la pulizia nei bilanci chiesta dalla Banca centrale europea che ha contestato la prassi dei finanziamenti correlati per l’acquisto di azioni BpVi. In pratica a chi chiedeva prestiti o mutui si consigliava caldamente di acquistare anche azioni della Banca, per un minimo di 6 mila euro. Così è stato raccolto 1 miliardo di euro.
“Ci fa male apprendere l’entità delle operazioni “correlate”, su un patrimonio di circa 3,7Mld di euro – scrivono i sindacati – . Ci fa ancor più indignare che le pressioni commerciali improprie esercitate sulla rete sono state uno dei motivi su cui il Sindacato ha chiamato nell’aprile 2013 alla mobilitazione tutti i colleghi del Gruppo Bpvi”.
I sindacati Fabi, Fisac-Cgil e First-Cisl ricordano come già nell’ottobre 2012 avevano diffidato la direzione generale della banca a mettere in atto prassi aziendali vietate sulla negoziazione di azioni di propria emissione. E chiedono “un’azione di responsabilità senza sconti o buonuscite”, affinchè a pagare i danni siano i vertici della Banca. “La pulizia, oggi tanto pubblicizzata, deve riguardare adesso chi ci ha condotto fin qui”.

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ernesto
ernesto
8 anni fa

Anche Prato deve agire per responsabilità civile per i vertici della Banca. I soldi in azioni sono persi e chissà in che mani finirà ora la pop vicenza