7 Dicembre 2016

Defibrillatori difettosi, tutti i pazienti richiamati dalla Ausl Toscana Centro: ci sono anche 20 pratesi


Ci sono anche 20 pazienti pratesi tra i cittadini richiamati dai centri cardiologici di riferimento e ai quali era stato impiantato il defibrillatore della multinazionale St Jude Medical. La conferma arriva dai direttori delle cardiologie degli ospedali di Empoli, Prato, Pistoia, Pescia, San Giovanni di Dio, Santa Maria Annunziata e Santa Maria Nuova.
In totale nella AUSL Toscana centro i pazienti in follow up sono 171: 113 nell’area fiorentina, 4 nell’area empolese, 34 in quella pistoiese e 20, appunto, in quella pratese. Il problema presentato dagli apparecchi è la scarica precoce della batteria, fenomeno comunquerilevato in una piccolissima percentuale di dispositivi, intorno al 2 per 1000. L’allarme nasce dal fatto che si tratta di dispositivi salvavita: il defibrillatore cardiaco, oltre a svolgere la funzione di pacemaker e a regolare i ritmi lenti del cuore, può riconoscere anche una aritmia cardiaca a ritmi elevati ed iniziare una terapia elettrica per risolverla prima che diventi pericolosa per il paziente.
“I pazienti ai quali è stato impiantato il dispositivo sono stati tutti richiamati e hanno seguito uno specifico percorso nelle cardiologie di riferimento in accordo con la nota ministeriale e con quanto indicato dall’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione. Al momento la sostituzione del defibrillatore si è resa necessaria solo in circa il dieci per cento del totale complessivo dei pazienti – ha dichiarato Giovanni Maria Santoro, direttore delle cardiologie degli ospedali dell’area fiorentina -; tutti gli altri pazienti sono stati istruiti a riconoscere la funzione di allarme, consistente in una vibrazione prolungata che si attiva automaticamente circa 24-72 ore prima della scarica della batteria: se il paziente avverte questa particolare vibrazione dovrà mettersi direttamente in contatto con il suo centro cardiologico di riferimento. Voglio quindi tranquillizzare tutti i pazienti portatori di questo strumento salvavita –ha aggiunto Santoro- perché la situazione è sotto controllo. Raccomando solo attenzione”.

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