Sale l’attesa in vista della nuova assemblea dei soci di ChiantiBanca, convocata per questa domenica, al Mandela Forum di Firenze, dal consiglio di amministrazione guidato dal presidente Cristiano Iacopozzi.
In quella sede, 27mila soci saranno chiamati a esprimersi sul futuro della banca (in cui è confluita lo scorso anno la Bcc Area Pratese), rispetto alla riforma del Credito Cooperativo. L’obiettivo è confermare la scelta del cda di far aderire l’istituto di San Casciano al gruppo romano Iccrea: un via libera che ribalterebbe, in toto, la linea tracciata dalla precedente amministrazione, con l’ex presidente Lorenzo Bini Smaghi favorevole a sposare la causa del gruppo trentino Cassa Centrale Banca.
Domenica si confronteranno dunque le due anime interne all’assemblea: da una parte, i sostenitori dell’attuale gestione, rappresentati esternamente dal movimento Co-Opera, e dall’altra i soci che vorrebbero invece proseguire il percorso con la holding di Trento.
Il gruppo Iccrea conta ad oggi 154 bcc che hanno manifestato una pre-adesione: un numero che farebbe diventare la realtà romana il terzo gruppo bancario italiano per numero di sportelli, quasi 2.600 in Italia.
Il voto in assemblea sarà palese, come previsto da statuto. Intanto nei giorni scorsi alcuni soci si sono esposti, dichiarando apertamente la loro preferenza: sia per il presidente di Confartigianato Imprese Prato, Luca Giusti, che per l’ultimo presidente della Banca di Pistoia Vittorio Nardini, “l’adesione a Iccrea sarebbe la scelta giusta”.
