14 Febbraio 2019

Elezioni, sette consiglieri comunali di centro-destra fanno fronte comune: “No a scelte calate dall’alto, il candidato sia condiviso con noi”


I sette consiglieri comunali di Forza Italia, Energie per l’Italia e Prato con Cenni hanno deciso di rompere il silenzio ed intervenire sulla questione relativa al candidato del centrodestra per le prossime amministrative. Dopo che nei giorni scorsi è emersa la volontà della Lega di caldeggiare il nome di Daniele Spada, i consiglieri hanno fatto fronte comune per esprimere il loro parere. Ai sette consiglieri non è piaciuta la gestione delle scelte, fatte dai coordinatori regionali senza interpellare i rappresentanti del territorio, quelli che meglio conoscono la città e le sue dinamiche. Il riferimento a Ceccardi e Recaldin non era neanche troppo velato, così come si intuisce che il nome di Spada non scalda troppo i consiglieri. “Oggi non è il tempo, se vogliamo vincere, per puntare su persone dell’ultima ora” scrivono i consiglieri nel loro documento, dove poi aggiungono: “L’elettorato non vuole un civico perché capisce che la nostra compagine può dare i suoi frutti solo se guidata da colui o colei a cui venga riconosciuta in maniera trasversale esperienza politico-amministrativa, profonda conoscenza della macchina comunale e capacità di mediazione”.
“Il candidato deve essere condiviso con chi la città la rappresenta e non può essere un qualcuno calato dall’alto, indipendentemente dal nome – ha detto Rita Pieri – Siamo disponibili a tornare ad un tavolo e fare riflessioni più profonde con un unico scopo: vincere a Prato”. “Non si faccia la differenziazione tra civico o politico, esiste il candidato vincente che deve avere esperienza politico-amministrativa, di larghe vedute in città, che sia il candidato trasversale di tutto il centrodestra unito per poter vincere le elezioni” ha aggiunto Antonio Longo di Energie per l’Italia.
Inizialmente anche il consigliere espressione di Fratelli d’Italia Emanuele Berselli aveva appoggiato la presa di posizione, prima di decidere di defilarsi. I sette consiglieri, dall’alto delle circa 4mila preferenze raccolte personalmente nel 2014, chiedono di essere ascoltati e di avere voce in capitolo nella condivisione della scelta del candidato. Nome che, però, potrebbe anche non essere quello di Rita Pieri: “Se il centrodestra riteneva trasversalmente che fossi la persona ideale non ho mai negato la mia disponibilità, ma sono disposta a fare 100 passi indietro pur di vincere in questa città”.

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