19 Gennaio 2012

Il Comitato per l’acqua bene comune annuncia l’autoriduzione delle bollette dell’acqua


Cambiano i governi, ma si continua a ignorare l’esito dei referendum contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali. E’ quanto afferma il Comitato per l’acqua bene comune di Prato che questa mattina è tornato a organizzare un presidio di protesta davanti alla Prefettura, con la consegna al Prefetto di un documento indirizzato al governo. Il Comitato contesta la bozza del decreto Monti sulle liberalizzazioni, che mette in discussione la possibilità di gestione del servizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.
“Dentro questo decreto non ci sono solo liberalizzazioni – afferma Fabiana Fabbri, portavoce del Comitato -. Liberalizzare vuol dire aprire un mestiere alla concorrenza. Privatizzare vuol dire mettere in mano ai privati servizi necessari per la comunità”.
Intanto a partire da febbraio, il Comitato annuncia una campagna di “ubbidienza civile”, con l’autoriduzione della bolletta dell’acqua. Verranno attivati degli sportelli con l’obiettivo di sottrarre dalle tariffe, la quota di remunerazione del capitale investito, abolito dal referendum di giugno, come afferma Rita Biancalani del Comitato: “Scorporeremo questa cifra – che abbiamo calcolato in circa il 15% del totale – dall’importo delle bollette, invitando i cittadini a riempire un apposito bollettino di conto corrente e a pagare la differenza; invieremo a Publiacqua una lettera in cui si avvisa di questa autoriduzione della bolletta, in conformità a quanto espresso dai cittadini con il referendum”.

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