28 Novembre 2013

Comincia la raccolta fondi per il recupero dell’ex chiesa di San Giovanni: diventerà un centro per l’emersione di giovani talenti


“Comincia la rivoluzione che fa bene a tutti”. Con questo slogan il progetto di recupero dell’ex Chiesa di San Giovanni – uno degli immobili più antichi di Prato collocato dietro il Castello dell’Imperatore – si apre alla comunità. Da oggi, per quattro settimane, è possibile sostenere l’iniziativa attraverso uno strumento innovativo denominato “Terzo Valore”, ovvero la possibilità per le persone fisiche e giuridiche di contribuire attraverso prestiti o donazioni. In questo modo ognuno può diventare “banchiere sociale” e rendersi protagonista di un intervento che produrrà benefici non solo al singolo ma all’intera comunità, perchè grazie al proprio intervento potrà vedere finalmente riaperto uno dei luoghi più maltrattati del Centro Storico di Prato.
Il recupero architettonico dell’ex Chiesa di S. Giovanni, cominciato in ottobre, è un progetto di investimento che Fonderia Cultart, cooperativa pratese costituita da un gruppo di giovani professionisti dell’organizzazione culturale, intende realizzare al fine di aprire un nuovo spazio culturale e sociale, secondo un modello di sviluppo sostenibile della comunità.
Chi presta si vedrà restituita la somma in sei anni all’interesse massimo del 2,5% mentre chi dona può usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge con deduzioni del 19%. L’iniziativa e tutti i rapporti contrattuali di prestito e dono sono curati da Banca Prossima, l’istituto di credito per le imprese sociali e il no profit del Gruppo Intesa San Paolo.
“Aderire – spiegano da Fonderia Cultart – significa soprattutto condividere il progetto di riqualificazione dell’ex Chiesa di San Giovanni che è un raro esempio di romanico toscano realizzato nel XII secolo che, dal 1969 ad oggi è stato adibito ad officina meccanica, diventando emblema della cattiva gestione dei beni culturali a Prato”.
Il progetto, per la cooperativa pratese, possiede un fattore fortemente simbolico: la riappropriazione attraverso un processo culturale di uno spazio storico abbandonato. Fonderia Cultart intende costruire un luogo aperto, un presidio culturale nel centro storico, un “hub” per l’emersione di giovani talenti, una struttura capace di offrire strumenti operativi e di relazione alle giovani professionalità nel campo della cultura e della creatività.
Aderire è semplice, basta registrarsi al portale www.terzovalore.com, individuare il progetto e seguire le istruzioni. L’obiettivo è quello di raggiungere con lo strumento Terzo Valore la quota di 40mila euro e aprire il nuovo spazio nei primi mesi del 2014. Per informazioni: info@fonderiacultart.it

Qui il link al progetto Terzo Valore

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