18 Dicembre 2013

Giangrande è tornato a casa, davanti alla sua abitazione uno striscione di benvenuto


E’ rientrato oggi a Prato, accompagnato dalla figlia Martina, Giuseppe Giangrande, il brigadiere ferito a colpi di pistola lo scorso 28 aprile davanti a Palazzo Chigi da Luigi Preiti. Il militare pratese è stato dimesso dalla struttura di Montecatone (Imola) dove era ricoverato dallo scorso 7 maggio per tetraplegia da lesione midollare. Dopo aver completato la fase riabilitativa ad alta intensità, Giangrande è giunto nella sua casa di via Machiavelli attorno alle 13,40, trasportato da un’ambulanza della Croce Rossa. A portargli il saluto della città, sono stati il prefetto Maria Laura Simonetti, il comandante provinciale dell’Arma Gabriele Stifanelli, amici e colleghi, che per l’occasione hanno esposto lo striscione di benvenuto con la scritta “Forza Giuseppe! Bentornato! Sei tutti noi”.

“Era emozionato per il rientro a casa e visibilmente provato, ma lo spirito era molto buono” – racconta il colonnello Stifanelli. In accordo con la Asl di Prato, Giangrande seguirà un percorso riabilitativo di minore intensità con l’intervento di un fisiatra a domicilio, dove grazie all’interessamento del Comune, sono stati realizzati tutti gli adattamenti necessari.
“Abbiamo concordato con il brigadiere e con la famiglia che, a un anno dall’evento, si possa programmare presso Montecatone una rivalutazione della situazione neurologica, per impostare eventuali ulteriori programmi riabilitativi”, dichiara il Direttore dell’Unità Spinale di Montecatone, Jacopo Bonavita; “siamo molto fiduciosi in quanto il brigadiere si è avvicinato alla dimissione con un atteggiamento molto positivo, con una forte consapevolezza del percorso fatto e degli obiettivi raggiunti, pur nell’ambito di una disabilità”.

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