“A Prato gli operai cinesi vivono nelle fabbriche perchè mancano gli alloggi. Il fenomeno della commistione tra opificio e abitazioni in Cina è inesistente”. Ad affermarlo, ieri sera ad “Intorno alle Nove” è stato Giancarlo Maffei, ex assessore provinciale, imprenditore attivo nel campo della promozione del made in Italy in Cina e conoscitore della realtà orientale.
“In Cina – ha spiegato Maffei – è vietata la commistione di impresa e abitazione all’interno di una fabbrica e nessun dipendente vive dove lavora, perchè le amministrazioni locali cinesi permettono all’interno dello spazio dell’azienda di costruire anche i locali dove alloggiare gli operai, provvisti di cucine. E da questo punto di vista il rispetto è totale: non ho mai visto un’azienda cinese con i dipendenti che dormono dentro. A Prato non ci sono alloggi a sufficienza e non si costruiscono alloggi a sufficienza per questa massa di persone. L’Irpet, in uno studio di ottobre, ha calcolato i clandestini a Prato in 6-7000, persone che sicuramente, per la gran parte, vivono all’interno delle fabbriche”.
Anche il presidente della Cna Claudio Bettazzi ha chiesto di indagare più a fondo il fenomeno, inquadrandolo da punto di vista sociale e non solo come un problema di ordine pubblico. “Non bastano le azioni repressive – ha detto Bettazzi – che per la volatilità di certe imprese non producono risultati inefficaci. Credo bisognerebbe aprire un tavolo per capire quando si chiude una confezione cosa facciamo di chi non ha il permesso di soggiorno, dove vanno queste persone e cosa si fa per la questione abitativa. È un problema importante da affrontare, altrimenti finisce che tornano a dormire in un capannone. E lì parte un altro tipo di approccio: quando si fa un’ispezione, all’azienda non la facciamo chiudere, gli facciamo mettere in regola i dipendenti. Dovremo aprire un tavolo di discussione anche con gli esponenti della comunità cinese che hanno raggiunto un livello tale da permettersi di investire sul territorio; questa può essere un’occasione anche per noi”.
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Ho voluto sentire l’audio perchè speravo che la trascrizione della dichiarazione fosse sbagliata invece l’ha detto davvero (minuto 0:35)! E’ vero, nessun dipendente vive dove lavora. Visto che la legge cinese permette di realizzare cucine e spazi per dormire all’interno delle aziende… l’operaio lavora dove vive.
beh … continuiamo a farci prendere per i fondelli dai nostri politici. Ma questo dove vive?!? Posso capire che uno da Roma non si renda conto … ma un nostro ex assessore?!?
Ma vi rendete conto che queste vicende sono una manna per i politici che hanno bisogno di dare sfogo alla loro “creatività” di sparare cazzate, di onnipresenza per non decadere nel dimenticatoio, a volte non credo che neanche loro si rendono conto delle lacune mentali che gli fanno uscire parole e cagate simili.
Il sig.Maffei “non poteva” non dire le cose che ha detto visto che dopo essersi fatta un’esperienza del modo di vivere dei Cinesi e tenuto conto che “ogni tre per due”da Assessore provinciale era in Cina a spese nostre lavora in Cina per conto di un imprenditore Cinese molto conosciuto a Prato.Forse non si accorge che a Prato e Provincia vi sono una caterva di case sfitte che questi poveri disgraziati non possono permettersi visto che li pagano,a nero, 0,40 centesimi di Euro l’ora.Visto che è cosi bravo si attivi affinchè non siano piu’ sfruttati liberandoli dalla loro condizione di schiavi.
cercate il caso permessopoli a prato, il signor Maffei la sa lunga, il maggiordomo degli imprenditori cinesi e non tutti onesti e da prendere a modello.Non ci spacci le ” occasioni per noi ” con le sue se poi per avere il beneficio di un investimento dobbiamo farci rapinare 10 volte tanto più che guadagno mi pare una perdita, un bel furto, funziona così, lo sa lei come los annoa nche le capre a Prato.Gli facciamo sbancare il jackpot ancora?
dove si mangiuca che IDDIO ci conduca
Ma dove vive questo sig Maffei? Ma perchè prima di dire cazzate non conta fino a cento? Ha ragione il sig Biscotti quando dice che le case ci SAREBBERO ma che queste i cinesi NON possono permettersele perchè gli affitti sono troppo cari per che lavora alla misera paga di un euro l’ora. VENGA quì nella cinatown a vedere come vivono e dove dormono. VENGA a vedere come hanno trasformato gli appartamenti con il cartongesso. VENGA a vedere le bombole di gas che hanno nelle case perchè NON vogliono fare vedere i consumi eccessivi per una famiglia NORMALE.Ma io che stò in un condominio dove quando arriva il resoconto annuale dell’amministratore. VEDO che in un’appartamento dove il consumo medio è di 60/70 metri cubi.Loro ne consumano 250. Stessa cosa per quella calda (condominiale) consumo medio 20 metri e loro 160/200. Come si vede i cinesi NON dormono SOLO negli stanzoni dove lavorano. IO farei una legge che OBBLIGASSE uno che vule fare il politico a VIVERE come un cittadino qualsiasi per 30 anni E POI mettersi in politica con un poco di esperienza di vita REALE e non vista da LONTANO come fanno TUTTI i poltici.