9 Gennaio 2014

Torna al Politema la Rivista del Buzzi, un attore del grande schermo alla regia


Gli amici del club delle pagliette del Buzzi si preparano a calcare le scene del Politeama, dove dal 6 al 9 marzo andrà in scena la nuova edizione della Rivista con una rappresentazione in costume. Il titolo scelto per questo 2014 è “L’andò come l’andette”, una storia ambientata cinquecento anni fa, che racconta gli avvenimenti del Sacco di Prato, quando la città venne invasa dalle truppe spagnole, con riferimenti ai giorni nostri.  Il risultato sarà una storia unica in vernacolo pratese, pronta a far ridere (e riflettere) il pubblico con divertenti sketch, musiche e balletti. La novità principale riguarda il cambio di guardia alla regia che è stata affidata all’attore Francesco Ciampi, noto per i suoi numerosi ruoli nei film di Pieraccioni. Per lui si tratta di un ritorno, dopo sedici anni di assenza. La proposta di curare la regia della Rivista 2014 gli è arrivata quest’estate dal presidente del Club, Gabriele Villoresi. Tra le new entry, anche la coreografa Cecilia Mazzanti, mentre Stefano Caprilli è stato riconfermato sceneggiatore.

Le pagliette invitano i pratesi ad acquistare numerosi il biglietto, in vendita da sabato mattina al botteghino del Politeama a un prezzo che va dai 10 ai 25 euro. Parte del ricavato, infatti, andrà in beneficenza per sostenere l’attività del teatro, un’altra parte servirà invece per finanziare alcune borse di studio destinate agli studenti dell’istituto Buzzi, dove questa mattina si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo. “Tra le pagliette e l’istituto c’è una sintonia che è cresciuta negli anni – ha commentato il preside della scuola, Erminio Serniotti – sono contento che si porti avanti questa tradizione, dato che gli spettacoli sono un modo per contribuire in maniere utile al sostegno dell’Istituto Buzzi”.  Soddisfatta anche Roberta Betti, presidente del Politeama, la quale è entusiasta dell’impegno che il club delle pagliette sta mettendo nel sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di salvaguardare lo storico teatro pratese.

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