27 Febbraio 2014

Il tessile pratese fa rete con altri distretti del Mediterraneo contro la concorrenza asiatica: nasce TexMed Clusters


Un nuovo progetto di cui l’unione Industriale pratese è capofila e che punta a migliorare la competitività dell’industria del tessile-abbigliamento dell’area del Mediterrano, promuovendo nuove relazioni di collaborazione: è l’obiettivo di TexMed Clusters, presentato al palazzo dell’Industria di via Valentini alla presenza di rappresentanti di otto paesi del Mediterraneo: oltre all’Italia con il distretto pratese, Spagna, Grecia, Tunisia, Egitto, Palestina e Giordania.
“Un programma molto importante, non solo nei contenuti – sono le parole di Francesca Fani, vicepresidente dell’Unione Industriale Pratese – e che rappresenta un approccio nuovo alle relazioni internazionali. Un progetto il cui budget è di due milioni di euro, di cui 1,7 finanziati dal programma europeo e 300mila euro dai vari partner”.
Creare collegamenti nuovi e produttivi, costruire partnership e azioni di cooperazione fra le imprese del bacino del Mediterraneo, unire le diverse specificità e crescere con le competenze degli altri distretti, imponendosi sul mercato con una logica nuova, per vincere la concorrenza soprattutto delle produzioni dell’est Europa e della Cina: queste le finalità di Tex Med, che si svilupperà su due anni e toccherà i vari paesi coinvolti.
“Abbiamo in programma vari eventi per dare visibilità e riunire gli operatori del settore – dice Susanna Leonelli, coordinatrice di TexMed – dopo un appuntamento a Tunisi, a luglio 2015 organizzeremo una conferenza di ampio respiro a Firenze, in concomitanza con Pitti filati, per far incontrare imprenditori delle varie zone del Mediterraneo. Il progetto si concluderà con l’organizzazione di un forum per la capitalizzazione, ad Alessandria d’Egitto, nel novembre 2015”.

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