18 Febbraio 2014

Maltempo, si fa la conta dei danni e si pianificano gli interventi. Gestri: “”Necessario allentare il patto di stabilità”


Prosegue su fiumi e torrenti la ricognizione della Provincia sui danni causati dalle ondate di maltempo che si sono succedute nelle ultime settimane. “Gli argini dell’Ombrone restano i punti maggiormente critici sui quali – ribadisce con forza il presidente della Provincia Lamberto Gestri – è necessario intervenire immediatamente. “Ci sono lavori urgenti che interessano l’intero sistema idrogeologico e che le regole per il contenimento della spesa pubblica paralizzano, anche se abbiamo a disposizione – e bloccati in banca – oltre 40 milioni di euro. Occorre liberare il nostro ente dai lacci imposti dal patto di stabilità. La sicurezza dei cittadini viene prima” – conclude Gestri rinnovando l’appello lanciato al presidente Napolitano la scorsa settimana. “Solo dall’inizio del 2014 sono state quattro le emergenze a cui è stato necessario far fronte (5, 18 e 30 gennaio, 10 febbraio), ma le conseguenze di questi attacchi climatici non possono essere evitate se non si mette mano agli interventi di prevenzione e ristrutturazione necessari” ha aggiunto il presidente. Intanto ieri pomeriggio Gestri, insieme alla dirigente Carla Chiodini, ha partecipato all’incontro che si è tenuto in Regione con il presidente Enrico Rossi. Dalla riunione è emersa una convergenza su tre richieste da avanzare al governo: il riconoscimento ai cittadini di un omogeneo trattamento ad esempio sul pagamento dei danni; la disponibilità dello Stato a collaborare con la Regione negli interventi di prevenzione e la disponibilità, sempre dello Stato, a sostenere le spese per le somme urgenze. E proprio una nuova procedura di somma urgenza è stata attivata dalla Provincia per tamponare l’emergenza a Case Coveri, dove la piena ha eroso l’argine in prossimità delle abitazioni. La mappa dei dissesti stilata dalla Provincia con la stima dei danni calcolati continua a crescere, ai 2,7 milioni si aggiungono infatti ulteriori 4/500 mila euro. Nel giro di pochi giorni dovrebbe concludersi la nuova mappatura aggiornata che andrà a completare la situazione degli interventi necessari. Intanto proseguono a Candeli le opere di consolidamento della scogliera, franata dopo la piena dell’Ombrone, e prossima alla ricostruzione. Così come l’intervento a ridosso del rio Calcinaia (a Poggio a Caiano verso Comeana) interessato da uno smottamento nell’argine superiore. I sopralluoghi effettuati finora hanno rilevato franamenti estesi non solo lungo l’Ombrone ma anche in alcuni tratti del Colecchio, il cedimento arginale sul torrente Iolo, dove è franato un muretto, e un peggioramento, che non desta particolari preoccupazioni, dei dissesti sul Bisenzio a Gonfienti e al Cavalciotto. Mentre sempre lungo l’Ombrone smottamenti nella parte arginale inferiore hanno provocato sofferenze nei punti già protetti dai teloni provvisori. Sull’Ombrone sono già stati appaltati i lavori su 26 tratti arginali dissestati oltre ad alcuni interventi sugli affluenti Bagnolo, Calice e Iolo nei comuni di Prato, Poggio a Caiano e Carmignano. Ma l’avvio dei lavori dovrà aspettare ulteriori verifiche sul patto di stabilità. Ciò vale anche in casi che hanno già avuto il finanziamento dal documento regionale di Difesa del suolo (2014-2015) e che valgono 2 milioni di euro per l’area Calice-Calicino e 1 milione di euro per il Bisenzio.

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