Stop alle classi di soli alunni cinesi, Prato chiede la deroga a Roma. Intanto arrivano 15 nuovi ispettori all’Agenzia delle Entrate


Stop alle classi di soli alunni cinesi, Prato chiede la deroga a Roma. E arrivano 15 nuovi ispettori all’Agenzia delle Entrate
Una deroga alle norme per evitare le classi di soli studenti stranieri, come quella del Dagomari che giunse all’attenzione delle cronache nazionali. E’ quanto richiesto al Ministero dell’Istruzione dal Tavolo per l’immigrazione costituito in Prefettura, che dopo il vertice a Roma, stamani si è riunito a Prato alla presenza dei rappresentanti di 29 enti. La deroga-Prato prevede che nel prevedere la composizione delle classi i dirigenti scolastici possano inserire inizialmente 20 alunni, anziché i 25 fissati dal Ministero. Il nuovo sistema consentirebbe poi a settembre, quando ogni anno arrivano le iscrizioni di alunni stranieri – soprattutto cinesi – provenienti da altre città, di inserirli suddividendoli nelle varie classi, anziché formare sezioni interamente costituite da ragazzi orientali.
Il Tavolo per l’immigrazione ha ottenuto dei nuovi risultati: l’Agenzia delle Entrate avrà 15 nuovi ispettori, e dal primo gennaio scorso Prato ha un direttore dell’Ufficio provinciale del Lavoro, Roberto Sarti, non più part time, ma interamente dedicato alla nostra città.

“A dicembre – ha spiegato Sarti – è stato approvato un decreto legge che prevede l’assunzione di 250 ispettori del lavoro da destinare alle regioni del centro-nord. Ho chiesto un occhio di riguardo per Prato” Attualmente il personale dell’Ufficio provinciale del Lavoro per i controlli contro il lavoro nero è composto di 12 ispettori, di cui 5 distaccati, e tre carabinieri. Il Comandante Provinciale dell’Arma Gabriele Stifanelli ha confermato un ulteriore apporto del Nucleo Carabinieri presso l’Ispettorato del lavoro di Prato. E anche Inps e Inail hanno ottenuto un potenziamento del personale ispettivo attraverso la destinazione di personale di altre sedi della Regione.

Il rappresentante dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha messo al corrente che la Direzione Centrale antifrode ha costituito presso il proprio Ufficio Intelligence un apposito gruppo dedicato a Prato. Tale disponibilità del patrimonio informativo dell’Agenzia è assai importante per l’attività ispettiva istituzionale, in quanto essa è in grado di processare in tempo reale i dati di tutte le dichiarazioni doganali presentate sul territorio nazionale che possono essere elaborate sulla base di criteri di analisi rispondenti alle diverse esigenze investigative.

Tra gli altri meccanismi messi a punto, c’è un nuovo sistema di verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate sulle partite Iva, per cancellare quelle non conformi. “Aprire una partita Iva è molto facile facendo delle semplici dichiarazioni – spiega il prefetto Maria Laura Simonetti -.  Attualmente i controlli vengono fatti a posteriori controllando le dichiarazioni dei redditi, con tempi più lunghi. L’obbiettivo è effettuare le verifiche all’origine affinchè non sia consentita la nascita delle imprese che non hanno tutti i requisiti di legge”.
L’Agenzia delle Entrate ha revocato 50 partite IVA e 40 VIES, il sistema informatizzato che consente alle aziende di ottenere rapidamente la conferma delle partite Iva dei propri clienti in ambito comunitario.

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