22 Febbraio 2014

Trecento polizze assicurative auto falsificate scoperte dalla polizia municipale in un mese e mezzo – VIDEO


Salone Consiliare gremito, ieri, in occasione del seminario di specializzazione sui falsi documentali. L’appuntamento, organizzato dalla Polizia municipale e riservato agli addetti ai lavori, ha registrato un’ampia partecipazione, con 120 vigili – provenienti dai comuni limitrofi, da diverse parti della regione e da molte città d’Italia – che hanno avuto la possibilità di confrontarsi un tema sempre più attuale: la falsificazione e la verifica dei documenti di identità e di guida.

Un fenomeno in crescita, non solo a livello locale ma anche nazionale, come ha spiegato il comandante della Polizia municipale Andrea Pasquinelli, che ha aperto i lavori insieme all’assessore alla Sicurezza urbana, Aldo Milone. “La falsificazione dei documenti è un aspetto con cui ci dobbiamo confrontare sempre più spesso – ha affermato il comandante Pasquinelli -. La Polizia municipale, non avendo un coordinamento nazionale, ha dovuto imparare da sola a gestire i casi di questo tipo e Prato, in questo senso, ne è un esempio”.

Il Comando cittadino dispone infatti di un apposito ufficio, dotato di personale qualificato, che si occupa quotidianamente della verifica dei falsi documentali con tecniche di avanguardia. Di questa struttura si servono anche Carabinieri e Polizia di Stato di Prato: non disponendo di laboratori scientifici propri, anche queste realtà usufruiscono dell’attività professionale portata avanti dai vigili urbani.
Il resoconto dell’operato svolto da questa innovativa unità parla chiaro. Solo nel 2013, sono state compiute dall’ufficio falsi documentali della Municipale 113 perizie, soprattutto su patenti di guida: i documenti sono risultati o completamente falsi o “rubati in bianco”, ovvero sottratti ad uffici e amministrazioni statali e immessi sul mercato nero a costi elevati, che possono toccare, è stato spiegato, anche i mille euro l’uno. Le patenti di guida, sottratte invece ai cittadini e rivendute possono arrivare a costare circa 400 euro. Dalle analisi effettuate, risulta che i soggetti più interessati a vendere o acquistare documenti falsi sono, nella maggior parte, stranieri.
Un sistema di illegalità diffusa che rischia di diventare un problema sociale: dall’inizio dell’anno sono infatti stati sequestrati 300 veicoli con certificati assicurativi falsi.

“Dopo il Nucleo Interforze, formato dalla stessa Polizia municipale unitamente agli altri organi di Polizia e diventato un modello da esportare nella lotta all’illegalità, i vigili urbani si sono dotati anche di un’unità dedicata esclusivamente aifalsi documentali – ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza Aldo Milone, salutando i presenti al seminario -. Una realtà che opera nell’ombra e che la città di Prato non conosce, ma che rappresenta un’eccellenza in campo nazionale. L’Amministrazione non può quindi che essere orgogliosa di questa struttura e delle preziose mansioni che porta avanti ogni giorno”.

Durante la giornata di formazione, sono state infine mostrate le tecniche utilizzate per individuare al meglio i falsi. Leonardo Fabbri, dell’ufficio falsi documentali della Polizia municipale e grande esperto a livello provinciale, ha illustrato alcuni esempi pratici e fatto il punto sulle strumentazioni usate: dalle verifiche compiute col supporto degli ultravioletti al controllo delle fibrille, simili alla filigrana delle banconote. “Tutti aspetti fondamentali – ha concluso Leonardo Fabbri – perché questi elementi costituiscono, per così dire, le impronte digitali dei documenti”.

Nel video alcune slide di Isopol, che mostrano come riconoscere le persone che hanno cambiato faccia – attraverso maschere, trucchi, chirurgia plastica o stili di vita modificati – per assumere una nuova identità. 

 

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