24 Marzo 2014

Tre giovani designer pratesi sono gli ideatori dei nuovi souvenir di Firenze / Foto


Una chiave usb a forma di Cupola che può diventare anche una spilla, una busta di pelle che quando si apre diventa un portafoto e una cartolina tridimensionale che evoca gli edifici simbolo di Firenze. Sono gli oggetti di tre giovani designer pratesi che hanno vinto il concorso di idee promosso dalla Fondazione di Firenze per l’artigianato artistico, in collaborazione con il Comune di Firenze e la Provincia di Firenze. In totale gli oggetti scelti sono stati sei e realizzati con l’ambizione di diventare i nuovi “souvenir ricordo” in vendita per turisti e amanti della città di Firenze, con la voglia di portarne “un pezzetto” via con sé.
Ilaria Bartolini è l’autrice di Memories 2.0, la chiave usb a forma di Cupola, ha 30 anni, laureata in Disegno industriale all’Università di Firenze. Attualmente lavora in proprio, occupandosi di progettazione di oggetti con un occhio particolare all’aspetto artigianale. Francesco Bigagli Niccoli ha invece creato “Ribusta”, la busta di pelle che diventa un portafoto. Lui ha 22 anni, frequenta il corso di laurea internazionale in Design del mobile e dell’arredamento. Attualmente lavora come disegnatore e progettista di prodotti industriali. Infine Eduardo Alessi, 31 diplamato All’Isia. La sua creazione è Florence Diy Postcard, la cartolina che evoca il paesaggio di Firenze visto dall’alto. Attualmente lavora come designer freelance, e si occupa soprattutto di oggettistica e gadget. Gli oggetti, accompagnati da un piccolo pieghevole illustrativo in italiano e in inglese, si trovano in vendita sia al bookshop di Palazzo Vecchio che al bookshop di Mandragora in piazza del Duomo.
“Abbiamo organizzato un concorso aperto ai giovani creativi con lo scopo di stimolare l’interazione fra la grande tradizione dell’artigianato artistico fiorentino e i nuovi orizzonti di ricerca estetica del design”, spiega il direttore della Fondazione, Enrica Maria Paoletti. “Gli oggetti prodotti sono unici e originali, e questo è senz’altro un obiettivo raggiunto; ma quello che più conta per noi è il percorso fatto: questo incontro e scambio tra la tradizione e l’innovazione, un testimone tra le generazioni, che può e deve essere di stimolo per il futuro di tutto il grande patrimonio di artigianato artistico fiorentino”.
“In questi lavori trovo orgoglio e passione – ha rilevato l’assessora all’educazione e alle politiche giovanili Cristina Giachi – il lavoro artigiano accende l’Italia, e la nostra città, come pochi altri temi. Tra questi giovani creativi emerge un mondo tutt’altro che rassegnato perché il made in Florence di alta qualità è un marchio apprezzato che non ha rivali in tutti i mercati del mondo”
“Il progetto, nato con l’obiettivo di avvicinare giovani designers tra i 16 e i 35 anni al mondo delle aziende artigiane del nostro territorio e allo stesso tempo favorire l’innovazione del prodotto e lo scambio tra le generazioni, ha raggiunto in pieno i risultati sperati. Gli artigiani coinvolti hanno messo a disposizione dei giovani il loro ‘sapere’ offrendo così una reale occasione di scambio fra giovani designers e il mondo della produzione. Questi oggetti trasmettono un’idea incredibile, fantastica, ma pur sempre riconoscibile, di una Firenze immaginata. Il concorso ha costituito un esperimento ardito che ha dimostrato quanto siano capaci i nostri giovani e auspico la prosecuzione di progetti con le stesse finalità” dichiara l’assessore alle politiche giovanili della Provincia di Firenze, Antonella Coniglio.

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